Il regime forfettario 2023 è un regime fiscale che permette di aprire la Partita IVA a condizioni agevolate. È anche chiamato “flat tax”, perché prevede il pagamento di un’aliquota fissa IRPEF del 15% sul reddito imponibile, che è del 5% per chi avvia una startup.

Questo regime è in vigore dal 2015, ed ha sostituito altri regimi agevolati come gli “ex minimi” e il “regime dei nuovi minimi”.

Come funziona il regime forfettario?

Col regime forfettario, il reddito viene calcolato applicando ai ricavi e ai compensi, il coefficiente di redditività, che varia in base ai codici attività ATECO.

Dal reddito imponibile, vengono sottratti gli oneri previdenziali nell’anno di riferimento, per poi applicare l’imposta sostitutiva.

Caratteristiche del regime forfettario 2023:

  • Il reddito viene calcolato in modo forfettario. Non è possibile dedurre i costi, anche se riguardanti l’attività. Gli unici oneri deducibili sono i contributi versati.
  • I ricavi vengono tassati solo se incassati.
  • Il reddito è soggetto solo all’imposta sostitutiva dell’IRPEF.

Se il regime forfettario riguarda un’impresa familiare, l’imposta sostitutiva deve essere versata solo dal titolare, e calcolata sul reddito d’impresa. È possibile dedurre i contributi previdenziali, anche quelli corrisposti anche per eventuali collaboratori dell’impresa.

Regime Forfettario 2023: i requisiti per accedere

Per poter accedere al regime forfettario bisogna rispettare quattro requisiti fondamentali, pena l’esclusione.

Rientrano nel regime forfettario tutte le persone fisiche che esercitano attività d’impresa, arte o professione, incluse le imprese familiari. Sono, invece, escluse le società di persone e capitale e le associazioni.

Per poter aderire è importante anche non superare alcuni limiti:

  • Soglia ricompensa/ricavi: devono essere inferiori agli 000€ annui. Se la soglia viene superata, l’anno successivo verrà applicato il regime ordinario. In caso di nuova partita IVA, questo limite è rapportato ai mesi di attività. In caso di esercizio di più attività contemporaneamente, vengono sommati tutti i ricavi e i compensi.
  • Soglia spesa per personale dipendente o lavoro accessorio non superiore ai 000 euro lordi annui.
  • Reddito di lavoro dipendente: percepito l’anno precedente, inferiore ai 000 euro.

Regime fiscale forfettario: cause di esclusione

Per non perdere la possibilità di godere delle agevolazioni del regime forfettario, bisogna prestare attenzione ad alcune condizioni che non devono verificarsi.

Sono esclusi dal regime forfettario:

  • Individui che aderiscono a regimi speciali IVA o regimi alternativi per la determinazione del reddito, come nell’agricoltura, pesca, vendita di sali e tabacchi, editoria, telefonia pubblica, ecc.
  • Soggetti non residenti in Italia, ma possono accedervi se risiedono in uno Stato dell’UE o dell’Accordo sullo Spazio economico europeo con un adeguato scambio di informazioni e generano almeno il 75% del reddito in Italia.
  • Coloro che prevalentemente vendono fabbricati, terreni edificabili, o nuovi mezzi di trasporto.
  • Imprenditori che partecipano a società o controllano società a responsabilità limitata con attività economiche simili alle proprie.
  • Persone fisiche che esercitano la propria attività lavorativa nei confronti di datori di lavoro con cui hanno in corso rapporti lavoro o li avevano nei due precedenti periodi d’imposta.

Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Ti invitiamo ad approfondire per conoscere le altre condizioni di esclusione ed eventuali modifiche che potrebbero essere apportate in futuro.

Regime forfettario: 5% o 15%?

Col regime forfettario si applica l’imposta sostitutiva del 15%, che scende al 5% se la partita IVA è di nuova apertura.

L’imposta unica al 5% vale per i primi 5 anni di attività, è riservata agli startupper, cioè chi apre per la prima volta la Partita IVA.

È però importante che la start up non sia una prosecuzione di attività lavorative svolte in precedenza, né in modo dipendente che autonomo. Mentre sono ammessi periodi di praticantato obbligatorio per avere accesso ad arti o professioni.

Inoltre, non bisogna aver esercitato attività artistica, professionale o d’impresa nei 3 anni che precedono l’avvio dell’attività. In mancanza di questi requisiti, l’imposta sostitutiva è del 15%.

Regime forfettario e fatturazione elettronica

Dal 1°luglio 2022, la fatturazione elettronica è obbligatoria anche per chi aderisce al regime forfettario, se durante l’anno precedente ha percepito ricavi o compensi oltre i 25.000 euro lordi. Inoltre, dal 1° gennaio 2024, l’obbligo di fattura elettronica è estesa a tutti i forfettari.

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