Moneta elettronica nata nel 2009 per opera di uno sconosciuto, il termine bitcoin sta ad indicare una moneta digitale, decentralizzata, open-source e disponibile per lo scambio virtuale attraverso portafogli digitali. Insomma non esiste una banca centrale né esiste, fisicamente, la moneta.

L’origine del bitcoin è alquanto misteriosa. Il suo inventore non si conosce o meglio, si conosce solamente il suo pseudonimo (Satoshi Nakamoto) e, a dir la verità, anche la funzione del bitcoin non risulta molto chiara.

Questa moneta digitale, infatti, iniziò ad attrarre l’attenzione dei principali organi di stampa (nonché degli esperti) dopo il tentativo fallito da parte dell’Unione Europea di salvare Cipro il quale spinse i principali investitori europei colpiti dalla crisi cipriota (russi, greci e spagnoli) ad investire in bitcoin.

Questo creò molto entusiasmo riguardo questa nuova moneta elettronica, ma anche qualche perplessità.

Come funzionano i bitcoin?

Il Bitcoin è un software open source che chiunque può scaricare liberamente sul proprio computer. Il funzionamento dei bitcoin si basa sul blockchain, ossia un registro pubblico delle transazioni. Il suo scopo è permettere di verificare che chi esegue una nuova transazione impieghi dei bitcoin effettivamente posseduti.

Con il termine transazione si intende un trasferimento di valore tra indirizzi bitcoin i quali hanno una chiave crittografata utilizzata per firmare, e dunque consentire, le transazioni e per evitare che queste vengano modificate da chicchessia.

Il processo successivo è detto mining, questo serve per confermare le transazioni in attesa includendole nel blockchain. In altri termini il mining serve per mantenere un ordine cronologico nella blockchain, proteggere la neutralità della rete e consentire a diversi computer di essere d’accordo sullo stato del sistema.

Come ottenere i bitcoin

bitcoin

Il primo passo consiste nell’installare il programma open source BitCoin. Una volta installato, si crea un account presso uno dei molti siti che offrono il servizi (ad esempio freebitcoins). Questi sono i primi passi.

Una volta fatto questo, bisogna scegliere il proprio portafoglio, il quale fornisce una serie di indirizzi bitcoin utilizzabili per le transazioni. Di portafogli bitcoin ne esistono 3 tipologie:

  • software
  • smartphone
  • web

Per ricevere ed inviare bitcoin è importante selezionare l’operatore che effettuerà le transazioni. In Italia, tra i principali erogatori del servizio, ci sono: posteb.it e localbitcoins.com.

Cosa e dove posso acquistare con i bitcoin?

Una volta che abbiamo acquistato i nostri bitcoin, dove e come possiamo spenderli? Esistono tutta una serie di siti in cui è possibile acquistare beni di vario tipo. Qui di seguito ve ne segnaliamo alcuni:

  • Bitcoinstore.com
  • Coingig.com
  • Coindl.com (album, app, ebooks etc.)
  • Pizzaforcoins.com (ordinare pizza, attualmente solo per USA, Canada, UK e Australia)
  • Citywinecellar.com (vino)
  • Simplytravelonline.com (tour operator)

Appare evidente che il bitcoin presenta alcuni vantaggi, ma i rischi da prendere in considerazione non sono pochi, tant’è che le stesse banche sono restie a lanciarsi verso la moneta virtuale.

Il problema più grosso, trattandosi di una moneta virtuale le cui transazioni avvengono sul web tramite un programma open source, riguardano l’eventuale possibilità di un attacco hacker e le recenti notizie non sembrano essere un incentivo per gli scettici del bitcoin.

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