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    Legge di bilancio 2019: il POS è obbligatorio

    22/01/2020 One Min Read
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    La prima legge che ha reso il POS obbligatorio nel nostro Paese risale al 2012. In linea teorica già da allora la stragrande maggioranza degli esercizi commerciali avrebbero dovuto dotarsi di un POS per consentire ai propri clienti i pagamenti elettronici. La nuova legge di bilancio 2019 ha dovuto ribadire tale obbligo; questa volta però il decreto attuativo contiene anche una novità: le sanzioni.

    pos portatile
    Sommario nascondi
    1 Il POS obbligatorio in Italia: per chi
    2 Le resistenze al POS obbligatorio
    3 Sanzioni POS: a quanto ammontano
    4 Gli incentivi per il POS
    5 Dotarsi di un POS
    6 I vantaggi del POS
    7 Scegliere il POS
    8 I POS tradizionali
    9 I POS smart
    10 Non solo un obbligo
    11 Il POS per i professionisti e gli artigiani
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    Il POS obbligatorio in Italia: per chi

    Veniamo alla questione, la legge di bilancio dello scorso anno, che in effetti riguarda il 2020, ha ribadito per moltissime attività l’obbligo del POS. Il decreto legge che riguarda questo specifico argomento sarà attuativo a partire dal 1° luglio 2020. Coloro che ne sono ancora sprovvisti hanno tempo fino ad allora per adeguarsi a quanto prescrivono le nuove norme. Oltre ai negozi, ai bar e ai ristoranti, il POS è obbligatorio anche per tabaccherie, liberi professionisti, artigiani. In pratica chiunque si trovi ad offrire servizi o beni alla propria clientela deve garantire la possibilità di saldare il conto utilizzando un metodo di pagamento elettronico, sia esso una carta di debito o di credito.

    Le resistenze al POS obbligatorio

    Come abbiamo detto, già da vari anni esiste in Italia l’obbligo del POS. In effetti però la norma è disattesa in tante realtà, soprattutto quelle più piccole o meno adatte ad ospitare questo tipo di apparecchiatura. Sono infatti soprattutto gli artigiani e i negozietti di provincia ad essere sprovvisti di POS. Le motivazioni sono varie, a partire dal fatto che installare questo tipo di strumento ha un costo mensile fisso, più un piccolo addebito per ogni transazione. Coloro che hanno un giro d’affari minimo sono quindi restii ad introdurre un POS, con i vari costi che ne conseguono. Da luglio però saranno presenti anche le sanzioni, che potranno colpire tutti coloro che contravverranno a tale obbligo.

    Sanzioni POS: a quanto ammontano

    Di fatto stiamo parlando di multe contenute, fino a un massimo di 30 euro. Si tratta di una cifra minima, ma se si considera un certo numero di clienti ogni giorno, rimanere a lungo senza POS può portare a seri problemi. Inoltre la multa potrà essere aumentata del 4% dell’ammontare della transazione che non si è potuta effettuare in modo elettronico; appare chiaro che contravvenire all’obbligo per i professionisti o gli artigiani potrebbe rivelarsi una stangata significativa. Proprio per questo la legge di bilancio 2019 contiene anche degli incentivi per chi si deve dotare di un nuovo POS.

    Gli incentivi per il POS

    La legge prevede anche degli interessanti incentivi, che ammontano al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate in modo elettronico, quindi con carte di credito o di debito. Secondo il decreto fiscale 2020 tali incentivi saranno consentiti alle imprese con ricavi inferiori ai 400.000 euro. L’incentivo è concesso sotto forma di credito di imposta e a tale scopo varranno esclusivamente le cifre addebitate come commissioni sui pagamenti elettronici avvenuti per saldare beni o servizi a partire dal 1° luglio 2020.

    Dotarsi di un POS

    Nel frattempo gli istituti di credito si sono attivati per proporre ai negozianti, ai liberi professionisti e agli artigiani strumenti per i pagamenti elettronici semplici da utilizzare e versatili, in modo che si possano sfruttare in tante diverse situazioni. I POS sono solitamente concessi in comodato d’uso, per il quale si paga una somma prefissata, su base mensile o annuale. Oltre a questo l’esercente salda una piccola quota per ogni transazione. Stiamo parlando di una quota su base percentuale, decisamente irrisoria. Le spese sono per altro motivate dalla possibilità di offrire ai propri clienti un metodo più pratico per i pagamenti, oltre che dai vari servizi bancari connessi all’utilizzo di questo tipo di sistema di pagamento.

    I vantaggi del POS

    Il POS è obbligatorio da anni, ma solo a partire da luglio 2020 i trasgressori di tale obbligo saranno passibili di multa. Nonostante questo già un elevato numero di commercianti e di negozi e uffici di vario genere possiedono già da moltissimi anni un POS, o un qualsiasi altro sistema per i pagamenti elettronici. Del resto si tratta di avere a disposizione un metodo di pagamento moderno, sicuro e pratico. Se per ipotesi in una giornata di lavoro si ottenessero solo pagamenti elettronici, non ci sarebbero problemi per la chiusura della cassa, o per il versamento dei ricavi. Lo stesso avviene per i clienti, che non sono costretti a spostarsi in città con dei contanti in tasca, alla mercé di ladruncoli e truffatori. Lo sanno bene i grandi negozi, gli ipermercati o gli show room che attirano ogni giorno numerosi clienti; grazie ai pagamenti elettronici la gestione del denaro si semplifica e si snellisce di molto, causando molti meno problemi a chi se ne occupa.

    Scegliere il POS

    Non serve quindi una legge di bilancio che rende il POS obbligatorio a costringere gli esercenti italiani ad avere questo tipo di strumento. Per altro oggi l’offerta è molto ampia, grazie anche alle nuove tecnologie. La scelta del POS deve essere effettuata in modo accurato, in modo da avere tra le mani uno strumento pratico, che possa assolvere il proprio compito nelle più svariate situazioni. La varietà dipende essenzialmente dal tipo di negozio o di attività in cui si utilizzerà lo strumento. Appare chiaro infatti che un negozio di abbigliamento propone sfide diverse rispetto all’attività di un artigiano o a quella di un venditore ambulante. Proprio per questo motivo oggi si possono trovare POS di vario genere, di tipo tradizionale o smart.

    I POS tradizionali

    pos tradizionale

    I POS tradizionali, quelli classici, sono collegati direttamente al registratore di cassa del punto vendita o del locale in cui sono installati. Il più tradizionale è connesso tramite un cavo ed è mantenuto costantemente vicino alla cassa, in modo che l’acquirente possa saldare i propri conti rapidamente prima di uscire con la merce acquistata. Questo tipo di POS è utilizzato in tantissimi punti vendita, dal cinema come dal veterinario, nel supermercato come dal benzinaio. Oggi sono disponibili anche POS cordless, collegato tramite rete wireless, oppure il POS portatile, che si collega alla cassa del punto vendita tramite rete mobile. La novità degli ultimi anni è il POS mobile, che permette di accettare pagamenti anche al di fuori del punto vendita, utilizzando comode App per lo smartphone. In un piccolo show room, o comunque in una situazione in cui il cliente è “costretto” ad avvicinarsi alla cassa prima di uscire i POS tradizionali sono la scelta ideale. Quando invece è probabile che il cliente paghi lontano dall’uscita, ad esempio al tavolo del ristorante, un POS portatile è la scelta migliore.

    I POS smart

    smart pos

    Oggi sono disponibili anche POS che funzionano grazie alle reti mobili, tramite app sullo smartphone o su un tablet. Questo tipo di strumenti consentono di effettuare pagamenti elettronici con qualsiasi mezzo, dalla classica carta di debito per arrivare sino ai pagamenti da smartphone tramite app, o a quelli con buoni pasto o QR code. La sfida per chi si dota di un nuovo POS obbligatorio sta nel trovare lo strumento più adatto alla sua specifica situazione. Di certo sotto questo punto di vista i POS smart sono i più indicati, in quanto molto versatili. Permettono infatti di accettare qualsiasi tipo di pagamento, anche con carte contactless con microchip. Le nuove App, collegate al POS, permettono poi di gestire una lunga serie di altre attività, come ad esempio l’invio telematico dei corrispettivi o la gestione di vendite tramite e-commerce.

    Non solo un obbligo

    Grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, oggi avere a disposizione un POS di nuova generazione non solo permette di evitare le sanzioni previste dalla legge di bilancio, ma anche di possedere uno strumento evoluto, in grado di svolgere molteplici funzionalità. Stiamo parlando di collegare il POS a delle App di ultima generazione, tramite cui gestire gli ordini, le spedizioni, il registro dei clienti. Questo tipo di strumento è di certo molto utile per tutti quei punti vendita che stanno cavalcando l’onda del commercio elettronico, sommando i clienti che arrivano di persona nel negozio fisico a tutti quelli che lo raggiungono tramite internet. Questi strumenti gestiscono la nuova fatturazione elettronica, si occupano delle tessere punti dei clienti, organizzano le consegne e così via. Per sfruttare queste funzionalità è sufficiente scegliere le App più interessanti e comode, da implementare nel corso del tempo.

    Il POS per i professionisti e gli artigiani

    Quando si pensa all’obbligo del POS si pensa subito ai negozi, ai punti vendita che offrono servizi o beni. La nuova legge di bilancio 2019 prevede l’obbligo del POS anche per i professionisti e gli artigiani. In questo caso tale strumento sarà utilizzato in modo del tutto differente rispetto a quanto avviene all’interno di uno show room. Molti artigiani, e anche un certo numero di professionisti, svolgono la propria attività presso il domicilio del cliente, o comunque al di fuori della sede della loro attività. Sotto questo punto di vista il POS mobile o smart, connesso tramite rete mobile o attraverso internet, è essenziale. In modo che il cliente possa saldare il conto ovunque si trovi, senza dover andare di persona presso lo studio o l’attività che gli ha fornito il servizio.

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