Si chiama Regime Forfettario 2019 o, per alcuni, Flat Tax. Ma di che cosa si tratta? Come funziona? Quali sono i vantaggi? E quali i limiti?

Forfettario Legge di Bilancio 2019

Introdotto dalla Legge di Bilancio 2019, il nuovo Regime Forfettario prevede requisiti e limiti per le Partite IVA che intendono aderire a questo regime alternativo di tassazione, mediamente più agevolato rispetto al regime ordinario.

Anche se viene generalmente definito come Flat Tax, in realtà il nuovo forfettario è una rivisitazione del vecchio forfettario in vigore fino al 2018, con allargamento della platea di soggetti potenzialmente interessati da tale regime.

Limiti Regime Forfettario 2019

Come abbiamo anticipato nello scorso paragrafo, il nuovo Regime Forfettario 2019 prevede un allargamento della platea dei potenziali beneficiari. In particolare, potranno beneficiare della Flat Tax in questione tutti i titolari di partita IVA che maturino un giro d’affari annuo (in termini di ricavi o compensi) non superiore a 65.000 euro. Si tenga conto che tale limite non deve essere superato nell’anno di imposta che è precedente a quello di esercizio dell’opzione. Dunque, chi vuole usufruire del nuovo Regime Forfettario nel 2019, dovrà prendere in considerazione i compensi maturati nel 2018.

Per quanto concerne le novità in atto, si tenga anche conto che non ci sono più limiti di compensi differenti in base all’attività esercitata: ne deriva che tutti i professionisti e tutte le imprese avranno un unico requisito fondamentale da rispettare nel tetto di ricavi di 65.000 euro.

Come vedremo nel nostro approfondimento sui Requisiti Regime Forfettario 2019, non è questo – comunque – l’unica semplificazione compiuta per poter allargare la platea di potenziali beneficiari.

Regime Forfettario: esonero Fattura elettronica

Uno dei principali vantaggi per i contribuenti che scelgono di aderire a questo regime fiscale alternativo è la possibilità di evitare l’applicazione della fatturazione elettronica, il cui obbligo vale per la generalità dei contribuenti ma non – appunto – per i forfettari.

Si tratta, ad ogni modo, di un esonero che riteniamo essere temporaneo: è infatti possibile che nei prossimi esercizi (e forse già dal 2020) possano esservi delle riconduzioni nel regime della fatturazione elettronica anche da parte dei forfettari.

Inoltre, l’esonero riguarda solo il lato attivo, mentre il processo passivo di fatturazione elettronica potrebbe comunque riguardare anche i contribuenti forfettari, che dunque potranno ricevere fatture anche tramite il sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate.

Regime Forfettario 65.000 euro 15%

Ora che abbiamo chiarito che il Regime Forfettario 65.000 euro costituisce una buona notizia per tutti coloro i quali desiderano approfittare di tale regime agevolato, rimane da chiarire un aspetto: quante imposte si pagano?

L’aliquota agevolata per i forfettari è del 15%: un bello sconto rispetto all’aliquota Irpef progressiva ordinaria che si pagherebbe a seconda degli scaglioni di appartenenza!

Non solo: l’aliquota del 15% non si applica sui compensi “lordi”: la base imponibile è infatti rappresentata dai compensi maturati nell’anno, a cui applicare un coefficiente di redditività che varia dal 40% (ad esempio, per chi fa commercio all’ingrosso e al dettaglio) all’86% (per le costruzioni). Chi genericamente svolge attività professionali, scientifiche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari e assicurativi, subirà l’applicazione di un coefficiente di redditività del 78%.

Regime Forfettario Inps

Ma chi è che può accedere al regime forfettario INPS? Come intuibile, e come andremo ad approfondire in separato approfondimento, possono accedere al regime agevolato forfettario molti più contribuenti rispetto a quelli che avrebbero potuto avere accesso con la precedente normativa.

Di fatti, in un’ottica di accentuata semplificazione, è oggi possibile avere accesso al forfettario in tutte le condizioni, a patto di non aver conseguito ricavi o compensi superiori a 65.000 euro, a prescindere dalla natura della propria attività esercitata.

Pertanto, possono avere accesso al regime agevolato di cui alla Flat tax anche quei contribuenti che hanno superato il limite di 5.000 euro lordi per il lavoro accessorio, per lavoratori dipendenti e collaboratori, anche nell’ipotesi in cui siano assunti a progetti, ivi comprese le somme che sono erogate sotto forma di utili di partecipazione agli associati e le spese per prestazioni di lavoro, in quanto il suddetto limite è abrogato dal 1 gennaio 2019.

Possono or aderire al regime forfettario anche coloro che hanno sorpassato il limite di acquisto di beni strumentali stabilito in 20.000 euro, compresi i beni in leasing, i beni di locazione, noleggio e comodato, i beni promiscui detenuti  dall’impresa, i beni immobili acquisiti o utilizzati per l’esercizio  dell’impresa, arte o professione.

Soggetti esclusi dal regime forfettario

Se, come sopra, appare chiaro che si possa oggi accedere al regime forfettario 2019 in maniera piuttosto agevole, considerato che sono stati abbattuti alcuni paletti che restringevano il recinto fino allo scorso anno, è altresì palese che non tutti possono giungere a questo regime agevolato.

In particolare, il regime forfettario 2019 è precluso ai soggetti non residenti, con la sola eccezione del soggetto che risiede in uno Stato membro dell’Unione Europea, e che assicuri un coerente scambio di informazioni, e che ancora produca in Italia almeno il 75% del reddito complessivo. Il regime forfettario di cui alla Flat tax è escluso anche per quei soggetti che effettuano delle cessioni in via esclusiva o in via prevalente di fabbricati, di terreni edificabili e di mezzi di trasporto nuovi.

Tra le altre principali esclusioni, ricordiamo anche che non possono accedere a questo regime coloro che esercitano un’attività di impresa prevalentemente nei confronti di uno o più datori di lavoro dei due anni precedenti o, in ogni caso, nei confronti dei soggetti che agli stessi sono direttamente o indirettamente riconducibili.

Regime forfettario calcolo del reddito

Ma come si calcola il reddito nel regime forfettario? Ovvero, quale è la base imponibile su cui poi deve essere applicata la flat tax al 15%?

Il conteggio è molto semplice, come peraltro semplici sono tutti i principali elementi di riferimento del regime forfettario. In particolar modo, il calcolo per determinare la base imponibile si effettua conteggiando l’ammontare dei ricavi o dei compensi percepiti nell’anno di riferimento. A questa base imponibile va però sottratta la percentuale determinata dal coefficiente di redditività che, in parte, contribuisce a compensare il fatto che nel regime agevolato non è possibile portare in detrazione le spese sostenute per la propria attività.

Ipotizzando che il contribuente effettui una generica attività da libero professionista (come il giornalista), il coefficiente di redditività sarà pari al 22%. Dunque, se ha percepito nel corso dell’anno dei redditi pari a 50.000 euro, il 15% andrà ad applicarsi su 39.000 euro, ovvero sui 50.000 euro da cui abbiamo sottratto gli 11.000 di cui al coefficiente di redditività. L’imposizione fiscale sarà dunque pari a 5.850 euro.

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