Il prestito tra privati è una forma di finanziamento sempre più diffusa, che consente a privati ​​di concedere prestiti direttamente ad altri senza l’intervento di una banca o di un istituto finanziario tradizionale. Questo tipo di prestito offre vantaggi sia per i prestatori che per i richiedenti, ma è importante conoscere le sue caratteristiche e il funzionamento prima di decidere di utilizzarlo.

Che cos’è un prestito tra privati?

Un prestito tra privati è un accordo finanziario in cui un individuo presta denaro a un altro, senza l’intermediazione di una banca o di un istituto finanziario. Questo tipo di prestito può essere utilizzato per diverse finalità, come l’acquisto di un’auto, la ristrutturazione di una casa o il consolidamento dei debiti.

I prestiti tra privati ​​sono solitamente regolati da un contratto che stabilisce le condizioni del prestito, come l’importo, il tasso di interesse, il periodo di rimborso e le modalità di pagamento. Questi contratti possono essere stipulati tra parenti, amici o anche tra estranei.

Tipologie di prestiti tra privati

È possibile distinguere tra diversi tipi di prestiti tra privati, ma la distinzione principale è tra prestiti non regolamentati e prestiti regolamentati con la presenza di un intermediario.

I prestiti non regolamentati sono quelli che avvengono tramite il semplice accordo tra le parti, che solitamente avviene quando il prestatore è un parente, un amico o un familiare diretto. Quelli regolamentati sono scelti, se invece, a concedere il prestito è un conoscente o un estraneo. In quest’ultimo caso, il prestito avviene con regolare scrittura di un contratto, davanti alla presenza di un notaio o altro funzionario e poi registrato presso l’Agenzia delle Entrate.

Prestito tra privati con amici e familiari

Solitamente, l’accordo di prestito con amici e familiari avviene verbalmente, soprattutto se l’importo richiesto non è elevato. Tuttavia, anche in questo caso, sarebbe preferibile stipulare un accordo scritto, a tutela di entrambe le parti.

La presenza del documento permette al prestatore di ottenere un decreto ingiuntivo in caso di adempimento del debitore. In assenza di una prova scritta che certifichi l’effettiva cessione temporanea del credito con impegno alla restituzione, il creditore non potrà recuperare la somma.

Prestiti tra privati: pro e contro

I prestiti tra privati ​​offrono diversi vantaggi rispetto ai prestiti tradizionali offerti dalle banche e dagli istituti finanziari. Sono una valida alternativa per coloro che hanno difficoltà ad ottenere un prestito a causa dell’assenza di una storia creditizia o nel caso in cui siano stati segnalati come cattivi pagatori.

Inoltre, nei prestiti tra privati, le condizioni del prestito possono essere negoziate direttamente tra il prestatore e il richiedente, consentendo una maggiore flessibilità rispetto ai prestiti tradizionali.

Vantaggi

  • Flessibilità nelle condizioni.
  • Maggiore accessibilità per persone con una storia creditizia difficile
  • Somma ottenuta rapidamente.
  • Possibilità di negoziare tassi di interesse più bassi.
  • Minore burocrazia.
  • Maggiore privacy nelle transazioni finanziarie.

Svantaggi

Poiché i prestiti tra privati ​​coinvolgono transazioni finanziarie dirette tra individui, esiste un rischio di frodi o di comportamenti scorretti.  Per questa ragione è importante fare attenzione e prendere precauzioni per evitare di cadere in truffe o situazioni a rischio.

Inoltre, a differenza dei prestiti offerti dalle banche, quelli tra privati ​​potrebbero non beneficiano delle protezione legali, soprattutto in assenza di un contratto scritto e registrato regolarmente presso l’ADE.

Soldi in contanti: quanti se ne possono prestare?

La normativa italiana non disciplina la quantità di denaro che un privato può prestare a un’altra persona, a differenza degli istituti di credito che invece devono rispettare dei criteri a tutela della solidità del sistema bancario.

Ci sono però dei limiti sul contante: un privato può prestare fino a un massimo di 4.999 euro e chi riceve la somma, può restituire lo stesso importo con la medesima modalità. Per importi più alti si dovrà procedere con strumenti tracciabili come carte, assegni e bonifici, nel rispetto delle norme sull’usura e sull’antiriciclaggio.

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