La divisione ereditaria è il processo attraverso cui viene distribuito il patrimonio di una persona deceduta tra i suoi eredi, al momento della successione.
Dopo la morte del defunto, gli eredi si trovano a condividere la proprietà dei beni ereditati, creando una comunione ereditaria che, verrà sciolta con la divisione, assegnando a ciascun erede la sua quota di eredità in modo definitivo.
La divisione ereditaria può avvenire volontariamente tramite la divisione ereditaria contrattuale, ovvero, quando gli eredi raggiungono un accordo sulle modalità di divisione e sulla distribuzione dei beni ereditari.
È una procedura molto più rapida ed efficace rispetto alla divisione giudiziale, ma per poterla ottenere è necessario che tutti gli eredi coinvolti decidano di cooperare.
La divisione giudiziale, infatti, viene richiesta da uno o più degli eredi al tribunale competente quando non si trova nessun accordo tra le parti, richiede più tempo per essere esaminata e comporta costi legali aggiuntivi.
I passaggi per la divisione ereditaria
Per garantire la corretta distribuzione dei beni ereditari bisogna passare per una serie di passaggi. Come prima cosa, è necessario fare un inventario completo di tutti i beni e delle passività lasciate dal defunto, che deve includere sia i beni mobili che quelli immobili, nonché le eventuali donazioni ricevute dagli eredi.
Inoltre, occorrono i certificati catastali per gli immobili, fondamentali per valutare correttamente il valore complessivo dei beni ereditari e per determinarne il valore di mercato.
Questa valutazione può essere effettuata in base ai prezzi medi di mercato correnti o attraverso una stima professionale, un passaggio fondamentale al fine di garantire una divisione equa e imparziale.
Determinazione delle quote ereditarie
Ottenuta la valutazione precisa dei beni ereditari, è possibile procedere con la determinazione delle quote ereditarie di ciascun erede. Questa può avvenire in base alle disposizioni testamentarie, alle norme di legge o attraverso un accordo tra gli eredi.
Di norma, è importante rispettare le volontà del defunto, quando espresse nel testamento, e garantire che ogni erede riceva una quota equa dell’eredità.
Determinate le quote, si passa a formare le porzioni da assegnare a ciascun erede. In alcuni casi, potrebbe essere necessario effettuare conguagli in denaro per compensare eventuali differenze di valore tra le parti.
L’obiettivo è garantire che ogni erede riceva una quota di eredità equivalente al valore delle proprie quote.
Formate le porzioni e definiti i conguagli, si procede all’assegnazione dei beni a ciascun erede, che può avvenire per sorteggio o in base alle scelte di ognuno.
Terminata l’assegnazione, la divisione ereditaria si conclude e ognuno diventa proprietario dei beni assegnati.
Quanto costa la divisione ereditaria?
Data la complessità della procedura, è consigliato rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto successorio. I costi dipendono dal tipo di divisione scelta, più la procedura è complessa e maggiori saranno gli oneri e le parcelle da pagare.
In caso di divisione ereditaria contrattuale bisogna calcolare le spese legali, la redazione del contratto di divisione, le valutazioni professionali dei beni.
Per la divisione giudiziale, invece, vanno aggiunti i costi per la presentazione della richiesta in tribunale e tutte le spese per sostenere il processo.