La legge è molto precisa nell’individuare quali sono i soggetti che sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione.
Si prenda in considerazione il seguente elenco:
- gli eredi, cioè coloro che hanno effettuato l’accettazione espressa o tacita dell’eredità, il cui effetto risale alla data di apertura della successione;
- i chiamati all’eredità, ovvero tutti quei soggetti (siano esse persone fisiche, siano essere persone giuridiche) che non hanno ancora accettato l’eredità, e ai quali potenzialmente potrebbe essere trasmesso l’intero patrimonio del defunto, o una sua parte;
- i legatari, purché non vi abbiano espressamente rinunciato o – non essendo nel possesso dei beni ereditari – chiedono la nomina di un curatore dell’eredità, prima del termine previsto per la presentazione della dichiarazione di successione) o i loro rappresentanti legali: si tratta dei soggetti destinatari di uno o più beni, oppure di uno o più diritti, che sono stati individuati con testamento dal defunto;
- i rappresentanti legali degli eredi o dei legatari;
- gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta: questo caso si verifica generalmente quando una persona è scomparsa e non se ne hanno più notizie da almeno due anni. In queste ipotesi può essere dunque richiesto al tribunale della propria ultima residenza o domicilio, che ne sia dichiarata l’assenza. Dopo questa sentenza, l’erede o il legatario del soggetto dichiarato assente può domandare al tribunale di entrare in possesso temporaneo dei beni dello scomparso;
- gli amministratori dell’eredità: si tratta di professionisti che sono previsti in situazioni particolari. Si pensi al caso in cui il testamento designa un erede sotto condizione, ovvero se per diventare erede occorra che accada un evento futuro e incerto previsto nel testamento;
- i curatori delle eredità giacenti: il curatore viene nominato dal tribunale nel caso in cui il chiamato all’eredità non abbia accettato l’eredità e non è nel possesso dei beni ereditari. Il curatore potrà così amministrare il patrimonio ereditario fino a quando l’eredità viene accettata;
- gli esecutori testamentari, ovvero quei soggetti a cui il defunto può dare il compito di curare le proprie ultime volontà, incluse nel trasferimento;
- i trustee.
E nel caso in cui più persone siano obbligate alla presentazione della dichiarazione, come ad esempio più eredi?
In questo caso, è sufficiente presentare una sola dichiarazione: la persona obbligata che effettua la presentazione della dichiarazione libererà in questo modo dall’obbligo gli altri co-obbligati.
Si tenga inoltre conto che la legge prevede un esonero per alcuni contribuenti, affermando che non vi è alcun obbligo di dichiarazione di successione se l’eredità viene devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto, e se l’attività ereditario non ha un valore superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.