Si tratta semplicemente del codice per il pagamento dell’IRPEF, la tassa sulle persone fisiche, che tutti seppure in modi diversi, siamo chiamati a pagare.
IRPEF, che in realtà è l’acronimo di Imposta Reddito Persone Fisiche, è la sigla che viene usata per accorpare una serie di dati utili a fotografare la situazione patrimoniale del contribuente, la sua capacità reddituale, proprietà, investimenti ed esposizioni.
Cercheremo di dare una spiegazione puntuale sull’argomento per fare maggiore chiarezza.
- Cosa è un codice tributo
- Dove lo trovo
- Detrazioni possibili e calcolo
- Pagamento in ritardo o omesso
- Uso finale del codice tributo 4001
Cosa è un codice tributo
È un codice che viene utilizzato, per convenzione, al fine di semplificare l’operazione di versamento tributi e indirizzarli correttamente verso il percepente finale: in questo caso lo Stato Italiano.
È, inoltre, un codice univoco per tutti i tipi di versamenti, societari o privati che siano, che verrà corrisposto con il pagamento di un modello f24 debitamente compilato.
Ovviamente le modalità di compilazione cambieranno a seconda che si tratti di un privato cittadino o un ente produttivo (negozi, attività professionale, società e così via) in possesso di partita iva.
Dove lo trovo
Il codice tributo 4001 lo posso trovare in tutte le sezioni del modello 730, ripartito in varie sottosezioni per aiutare a meglio identificare le ragioni dei vari pagamenti.
Analizziamole una per una:
- a) Sezione I: Qui verranno inseriti i dati legati al pagamento IRPEF relativi ad acconto, cedolare secca, addizionale comunale irpef e dati utili alla determinazione dei conteggi riguardanti eventuali immobili di interesse storico
- b) Sezione II: Qui andranno indicate le altre ritenute subito
- c) Sezione III: Verrà usata per indicare le eccedenze corrisposte nelle dichiarazioni precedenti
- d) Sezione IV: Riguarda l’insieme delle ritenute e degli acconti sospesi
- e) Sezione V: È relativa alla rateizzazione del saldo dell’esercizio e gli eventuali acconti per quello successivo
- f) Sezione VI: Usata per individuare le soglie di esenzione dell’addizionale
- g) Sezione VII: Da utilizzare solo se si compila il mod. 730
- h) Sezione VIII: Dedicata a tutti gli altri dati non altrimenti specificati.
In ogni sezione del modulo andrà indicato il codice tributo, ovvero il 4001, e l’eventuale rata se il pagamento venisse rateizzato.
In questo caso si dovrà indicare anche la somma relativa al codice 4033 per il primo acconto e codice 4034 per il secondo pagamento.
Si noti come a fianco del codice tributo 4001 vi sia anche la possibilità di indicare se il versamento avvenga in debito o in credito. Tale procedura è resa semplice dalla presenza di una specifica casella nella quale sarà possibile indicare D in caso di debito oppure R in caso di credito, senza dimenticare di indicare il totale finale.
Per rendere più comprensibile la finalità del codice tributo 4001, bisogna pensare a come sia stato istituito e con quali finalità.
Utile per poter individuare correttamente quali siano le somme da pagare all’Erario, va indicato nella compilazione del modulo F24 indicando se si tratti di un pagamento a saldo o rateale, a sua volta se a credito o debito d’imposta.
Ogni anno il saldo IRPEF andrà comunicato entro il giorno 16 giugno e saldato con il pagamento del sopra citato modello F24.
Ovviamente ciò riguarda le persone fisiche, indipendentemente che si tratti di dipendenti o imprenditori. Per questi ultimi si dovrà scorporare la cifra legata alla persona fisica da quella attinente l’impresa.
Per capire più a fondo bisogna rendersi conto del fatto che il sistema fiscale Italiano è strutturato in maniera progressiva, a scaglioni di reddito, per cui le somme dovute andranno calcolate ad ogni passaggio delle soglie previste. Tale sistema, nato con la riforma tributaria del 1973, è regolato dall’art. 53 della Costituzione.
Ovviamente sono previste anche deduzioni e detrazioni da calcolare sulle singole voci.
Sono tenute al pagamento tanto le persone fisiche quanto le società di persone, che però provvedono al versamento di tale imposta tramite i loro soci (che sono persone fisiche).
Facciamo adesso una panoramica per individuare quali siano gli scaglioni di cui sopra e poter calcolare l’importo da indicare a fianco del codice tributo 4001:
- Fino ad un importo di 8.000 € per i lavoratori dipendenti, ci troviamo in quella che si definisce “no tax zone”, somma che si riduce anche se di poco per i pensionati (7.500€ e 7.750 per gli over 75). In questa fascia la somma delle detrazioni applicabili è fino a 1840€
- Reddito fino a 15.000€, dovrà pagare un’aliquota pari al 23per cento
- Reddito compreso tra i 15.000 e i 28.000€, vedrà applicata un’aliquota del 27per cento da calcolarsi sulla parte eccedente i 15.000€
- Reddito compreso tra i 28.000€ e i 55.000€ avrà un’aliquota del 38per cento, sempre sulla parte eccedente la precedente
- Reddito compreso tra i 55.000€ e i 75.000€ avrà un’aliquota del 41per cento
- Reddito superiore ai 75.000€ vedrà la stabilizzazione della propria aliquota al 43per cento per le somme eccedenti tale importo.
Ovviamente le somme fino a qui considerate sono al lordo delle possibili detrazioni, calcolando le quali si potrà dunque determinare la cifra esatta da indicare a fianco del codice tributo 4001.
Detrazioni possibili e calcolo
Occorre a questo punto, quantomeno per completezza, esaminare quali siano le possibili deduzioni e detrazioni, alcune delle quali in misura fissa, come gli interessi passivi dei mutui, ad esempio (4.000€ da cui sono detraibili importi fino al 19per cento) ed altre variabili in funzione dei redditi.
In questo caso la detrazione sarà decrescente in funzione dell’aumentare del reddito:
- In caso di persone affette da invalidità o inabilità lavorativa saranno deducibili le spese sostenute per le cure fino ad un ammontare che seguirà lo stesso schema
- Altre deduzioni fiscali sono previste nel caso di polizze assicurative volte a garantire e favorire il risparmio ma sempre entro un tetto massimo prestabilito.
Il pagamento del codice tributo 4001 può essere fatto direttamente o compensato con qualsivoglia tributo erariale o contributivo risultante a credito, compilando le apposite sezioni contenute nell’F24.
Pagamento in ritardo o omesso
Può capitare che, per disguidi legati a vari fattori come dimenticanze, cause di salute, temporanea mancanza di liquidità, o errori compilativi, la dichiarazione delle somme dovute possa risultare carente o errata.
A questo proposito è offerto al contribuente un rimedio efficace consistente nel cosiddetto pagamento con “ravvedimento operoso per carenti e omessi versamenti“.
In questo istituto, previa corresponsione di una modica cifra aggiuntiva, sarà data facoltà di regolarizzare la propria posizione fiscale per il periodo individuato come viziato. Sarà data facoltà al contribuente anche di sanare eventuali mancanze legate ad anni precedenti, semplicemente indicando negli appositi spazi a quali anni ci si riferisca e per quali causali.
Qualora si dovesse optare per tale soluzione dovrebbe essere indicato anche, nella sezione “erario” del modulo f24, il codice che indica la sanzione con la dicitura “codice tributo 8901” e gli interessi alla stessa collegati con “codice tributo 1989“.
Uso finale del codice tributo 4001
Da ricordare, in ultimo, che ogni anno andrebbero dichiarati i redditi e pagate le imposte relative all’anno precedente.
Contestualmente a ciò è peraltro prevista anche una somma pari ad un’anticipo su entrate future, che verrà utilizzata tra le cifre da portare in detrazione quali acconti versati qualora le entrate fossero inferiori rispetto al previsto e quindi fossero state pagate somme eccedenti rispetto al dovuto.
Il sistema del codice tributo 4001, se da un lato può sembrare complesso, in realtà risulta piuttosto lineare nel momento in cui viene compreso nelle sue linee essenziali.
La funzionalità di questo codice permette di calcolare quanto realmente dovuto, al netto di detrazioni varie e soprattutto di porre rimedio ad eventuali dimenticanze o errori.