Profits25 è, o per meglio dire era, un’azienda francese che prometteva facili guadagni in cambio di click su banner pubblicitari

Come funzionava Profits25?

Il sistema di Profits25 era di per sé molto semplice.

Al momento dell’iscrizione si dovevano acquistare minimo due coupon del valore di 25 euro ciascuno. Grazie a questi era possibile cliccare su alcune inserzioni che venivano proposte all’utente, accumulando soldi.

Secondo la logica, investendo il denaro ottenuto per acquistare altri tagliandi, era possibile arrivare a ricavi di tutto rispetto, attraverso il metodo del Revenue Sharing (reddito condiviso), ovvero la suddivisione equa dei guadagni ottenuti dall’azienda (tolti quelli trattenuti dalla stessa) fra i coupon.

Questa fu la presentazione fatta dalla società quando entrò sul mercato, nel 2012; sembrava fosse fatto tutto alla luce del sole e senza inganni.
Le prime recensioni che circolavano sul web, in effetti, appartenevano per la maggior parte ad utenti entusiasti, che dichiaravano di aver incassato cifre molto alte grazie ai click.

La truffa di profits25

Andando ad indagare più a fondo, si poteva intuire fin da subito che dietro al metodo dei banner si celava l’inganno, e come questa manna dal cielo non potesse durare.

Effettivamente è vero che i primi tempi i soldi venivano versati con regolarità, era possibile addirittura ordinare una carta prepagata su cui ricevere i pagamenti, da utilizzare per fare acquisti e prelevare contanti.

Quello che in realtà volevano gli ideatori di Profits25 era aumentare più velocemente possibile il numero delle iscrizioni.
I veri ricavi arrivavano loro dagli investimenti degli utenti, non certo dai click, che di per sé rendono pochi millesimi di euro.

Anche se quasi tutti iniziavano con il minimo infatti, molti decidevano di comprarsi un numero maggiore di coupon, con la promessa di rientrare in poco tempo della spesa fatta e iniziare a guadagnare.
Con circa 100 coupon si poteva arrivare anche a 2000 euro al mese, sicuramente una cifra molto allettante.

Lo schema Ponzi nascosto di profits25

La Profits25 offriva ai suoi fruitori guadagni extra per ogni persona che avessero convinto ad iscriversi, addirittura si prometteva il 10per cento per ogni affiliato diretto, e per invogliarli ancora di più, addirittura il 5per cento sugli affiliiati degli affiliiati, e così via per diversi gradi, creando una catena di ricavi che sarebbero diventati a quel punto esorbitanti.
Questo sistema è conosciuto come Schema Ponzi. 

Deve il suo nome al più famoso utilizzatore di questa truffa, il signor Charles Ponzi, italiano emigrato in America, e arrichitosi imbrogliando i connazionali.

In pratica la frode consiste nell’indurre ignare persone ad investire del denaro, con la scusa di comodi ed elevati guadagni, così da spingerle a loro volta a cercare nuove prede da reclutare. In realtà il truffatore paga le prime vittime solo per tentare la loro avidità, poiché non ci sono ricavi dalle attività proposte.

Il metodo si regge in piedi fino a che ci sono nuovi investitori, o fino a che non viene scoperto dalle autorità, in quanto illegale.

Il crollo della Profits25

In gergo tecnico si dice che il sistema è scammato, cioè che il meccanismo è collassato.
È quello che è successo a Profits25.

Nel 2015 si registrarono i primi ritardi nei pagamenti, e le carte non venivano più spedite. Era però ancora possibile registrarsi, investire e cliccare.
Il conto virtuale degli utenti continuava a salire, ma senza riscontro.
L’assistenza tecnica rispondeva alle mail di protesta con scuse su presunti disguidi tecnici.

Nel 2016 la CONSOB (commissione nazionale per le società e la Borsa) blocca l’azienda in Italia dichiarandola illegale.

Da quel momento la Profits25 è come scomparsa, accompagnata da tutti i soldi degli investitori.

Attenzione alle truffe

Il problema è che ancora si parla parecchio sul web di Profits25.

Ci sono gruppi social dedicati, dove ancora qualche speranzoso cerca il modo di recuperare i soldi investiti, intentando campagne legali che però al momento non hanno dato risultati.
Il sito è stato chiuso, per poi riaprire con un diverso indirizzo, che risulta bloccato di nuovo.

È possibile scaricare l’applicazione per apparecchi mobili, anche se non più funzionante, ad esclusione delle inserzioni pubblicitarie che appaiono di continuo.

Circolano però ancora pagine che esaltano le prodezze di questa tecnica finanziaria, con link al presunto modulo di registrazione: molti rimandano a portali inesistenti ma non è possibile testarli tutti.
E c’è chi parla di una prossima riapertura del sito, o dell’arrivo di sistemi alternativi.

Vi consigliamo quindi di stare molto attenti a nuovi eventuali tentativi di raggiro, che potrebbero arrivare anche da emulatori della Profits25.

In effetti ritentiamo sia meglio diffidare delle promesse di soldi facili: è sempre necessario indagare a fondo prima di mettere i nostri risparmi nelle mani di qualcun altro.

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