Gli assegni familiari sono strumenti di sostegno a supporto delle famiglie, elargiti dall’INPS a titolo statale. Si tratta di un riconoscimento economico, percentualizzato sulla base del reddito familiare e della struttura del suo nucleo compositivo, elargito direttamente in busta paga al soggetto richiedente.
- Cosa sono gli assegni familiari
- Tipologie di famiglie alle quali può essere concesso l’assegno familiare
- Quando si deve fare la richiesta per gli assegni familiari?
- Dove e come si fa la richiesta per l’assegnazione degli assegni familiari?
- I requisiti per poter richiedere l’assegno familiare
- I limiti di reddito entro cui si può chiedere l’assegno familiare
- Come viene erogato l’assegno familiare
- Quando si perde il diritto alla ricezione dell’ANF?
Cosa sono gli assegni familiari
L’assegno familiare è una somma di denaro che viene elargita mensilmente, prevalentemente ai lavoratori dipendenti con famiglia, direttamente in busta paga. L’esercente è l’INPS ed i soldi utilizzati per la distribuzione di assegni familiari provengono dai fondi statali per gli aiuti alle famiglie a basso reddito.
Gli assegni familiari sono esclusivo appannaggio delle famiglie che rientrano nelle soglie di basso reddito con la somma di tutte le entrate familiari. Se all’interno di un nucleo familiare lavorano entrambi i coniugi, non superando le quote stabilite per il diritto all’assegno, questo può essere lo stesso elargito a uno dei due.
Le soglie per l’avenza diritto le stabilisce l’ISTAT e possono variare di anno in anno, tenendo conto dei tassi di inflazione, delle statistiche sulla situazione di povertà ed indigenza e su altri dati sociologici, economici e politici.
Abbiamo approfondito altri argomenti simili sull’assegno circolare postale e l’assegno circolare normale negli scorsi articoli.
Tipologie di famiglie alle quali può essere concesso l’assegno familiare
Dopo l’approvazione della legge Cirinnà di maggio 2017 sono cambiate le normative riguardo la formazione dei nuclei familiari che possono accedere alla domanda per ottenere l’ANF, ossia l’Assegno al Nucleo Familiare.
Le famiglie considerate idonee alla richiesta dell’ANF possono essere così composte:
- una coppia di coniugi
- una coppia di coniugi, o un solo genitore, con uno o più figli minori
- una coppia di coniugi, o un solo genitore, con uno o più figli maggiorenni disabili
- una coppia di coniugi, o un solo genitore con figli fino a 21 anni non lavoratori o assunti in apprendistato, a patto che questi siano in un nucleo familiare con almeno 4 figli che abbiano tutti meno di 26 anni
Inoltre vengono considerati idonei alla domanda anche i nuclei composti da:
- due genitori e uno o più figli in affido temporaneo
- il richiedente e parenti minori, ad esempio nipoti, a lui affidati in quanto orfani e senza percepimento di pensioni o supporti al reddito
- il richiedente nonno con nipoti minori orfani
- i familiari di un cittadino residente all’estero
- il richiedente con fratelli e nipoti, non coniugati, minori o maggiori inabili
- le coppie di fatto sia eterosessuali che omosessuali, conviventi
In caso di separazione o divorzio, i redditi dei due coniugi verranno considerati singolarmente. Ciò significa che, in un nucleo familiare composto da coniugi separati e figli, l’unico reddito che viene considerato per la decisione di idoneità all’ANF è quello del richiedente, anche se i coniugi convivono nonostante il divorzio o la separazione legale.
In caso di separazione durante il periodo di erogazione dell’ANF l’assegno familiare del richiedente verrà rivalutato e ricalcolato in base ai soli figli, in quanto il coniuge separato non avrà più diritto ad essere considerato elemento del nucleo familiare.
L’autorizzazione INPS ANF43: cos’è e quando va richiesta
In casi particolari, per inserire alcuni familiari nel proprio assegno familiare, è necessario che l’INPS autorizzi l’operazione e rilasci un apposito modulo, chiamato ANF43, che andrà presentato insieme al regolare modello ANF42, che è quello di richiesta standard dell’assegno familiare.
L’ANF43 serve in tutti i casi in cui la famiglia non rispetti i canoni di “famiglia tradizionale“, quindi quando c’è separazione legale o divorzio tra i coniugi, quando si deve inserire nel nucleo familiare un parente diverso da figli o coniuge, quando i parenti a carico sono residenti all’estero.
Quando si deve fare la richiesta per gli assegni familiari?
Il periodo di erogazione degli assegni familiari va dal 1° luglio di un anno fino al 30 giugno dell’anno successivo. La domanda per la richiesta relativa all’anno in corso può essere presentata entro giugno di ogni anno.
In ogni caso ci sono 5 anni di tempo per fare la domanda ed ottenere sia l’erogazione degli ANF per l’anno in corso sia tutti gli assegni retroattivi, se negli anni precedenti erano presenti le caratteristiche di diritto ad ottenere l’ANF.
Dove e come si fa la richiesta per l’assegnazione degli assegni familiari?
Il modulo per fare la richiesta degli ANF si può scaricare via web, accedendo con i propri dati personali ed il pin al sito dell’INPS ed entrando nella sezione dedicata. In alternativa ci si può fare aiutare da un commercialista privato o dal patronato del proprio comune di residenza.
Il modulo, adeguatamente compilato, va portato direttamente al datore di lavoro. In alcuni casi specifici, invece, il modulo va consegnato all’INPS. Nella fattispecie devono rivolgersi ell’ente:
- richiedenti pensionati dall’INPS
- richiedenti in aspettativa, cassa-integrazione o mobilità
- dipendenti di ditte fallite, colf, babysitter o collaboratori domestici, dipendenti a tempo determinato
Insieme al modulo vanno presentati i documenti di riconoscimento personali, quindi carta di identità, patente o passaporto e la documentazione reddituale di tutti i familiari compresi nel nucleo familiare, se ne sono in possesso.
I requisiti per poter richiedere l’assegno familiare
I requisiti fondamentali per avere l’idoneità di accesso alla richiesta di ANF sono:
- rientrare in un nucleo familiare tra quelli elencati
- non superare, col reddito totale, le soglie stabilite dall’ISTAT per l’anno di richiesta
- nessun altro componente del nucleo familiare deve aver già inoltrato richiesta o sta già percependo un assegno familiare per l’anno di richiesta
I limiti di reddito entro cui si può chiedere l’assegno familiare
Le tabelle, suddivise per specifica tipologia di nucleo familiare, per calcolare se si rientra, per reddito, nel diritto all’ANF e quale cifra mensile spetta, sono consultabili sul sito dell’INPS o si possono richiedere ad un patronato.
Molte aziende con tanti dipendenti hanno, in amministrazione o nel consiglio sindacale, un delegato esperto in materia, in possesso di dati e tabelle, che può aiutare nella consultazione. Nella dichiarazione dei redditi a scopo di richiesta dell’assegno familiare vanno inclusi solo i redditi ricavati dal lavoro dipendente o da altro tipo di lavoro supplementare regolamentato.
TFR, premi, eredità, capitali personali su conto corrente, capitali ottenuti tramite prestito, gli arretrati per disoccupazione, cassa-integrazione o mobilità, le pensioni di accompagnamento, i rimborsi per danni non fanno cumulo sulla cifra dichiarata in sede di richiesta di ANF.
Come viene erogato l’assegno familiare
Ottenuta l’idoneità alla ricezione di un assegno familiare mensile, per una cifra stabilita in base alle tabelle per l’anno in corso, l’erogazione del denaro avverrà secondo le specifiche modalità dell’incasso della busta paga.
L’importo dell’ANF è compreso nello stipendio e compare, sulla busta paga, adeguatamente indicato alla voce “assegni familiari” con la data di inizio erogazione e la data di scadenza dei termini.
Nei casi in cui si sia fatta richiesta direttamente all’INPS per le situazioni particolari, in cui non si percepisce lo stipendio da lavoratore dipendente, la cifra mensile viene accreditata tramite un bonifico su conto corrente, bancario o postale.
Quando si perde il diritto alla ricezione dell’ANF?
L’assegno familiare si può richiedere e percepire finché sussistono tutte le condizioni di idoneità specificate fino ad adesso. Queste vengono a mancare, per esempio:
- al raggiungimento della maggiore età dei figli o nel momento in cui i figli entro i 21 anni vengono assunti regolarmente
- alla morte di un parente o figlio disabile
- in caso di aumento del reddito a causa di cambiamento di lavoro del coniuge richiedente o del coniuge regolarmente sposato