L’oro è da sempre sinonimo di ricchezza, il metallo prezioso per eccellenza, usato sin dall’antichità per realizzare gioielli e monete. L’oro è un bene che ha esercitato e continua ad esercitare un enorme fascino a tutte le latitudini e in tutte le culture. Si tratta, inoltre, di un bene da investimento tra i più apprezzati ed è uno dei cosiddetti beni rifugio.
Il valore dell’oro, anche grazie al continuo aumentare della domanda e ad una disponibilità sempre minore, resiste bene alle turbolenze dei mercati finanziari ed è caratterizzato da una lenta ma continua crescita nel lungo periodo.
- Quotazione tempo reale
- La quotazione dell’oro
- La caratura
- Calcolare il prezzo dell’oro
- La vendita di oggetti d’oro
- Valutazione delle monete d’oro
- L’oro nel 2018
Vediamo il grafico che indica l’andamendo del mercato dell’oro, per approfondire vedi Quotazione oro in tempo reale.
La quotazione dell’oro
La quotazione ed i valore dell’oro viene determinata da una commissione apposita che si riunisce alla Borsa di Londra ogni giorno per due volte, la prima alle ore 10:30 del mattino e la successiva nel pomeriggio, alle ore 15:00 locali. Quest’operazione è nota tecnicamente come fixing.
La commissione è composta da rappresentati delle cinque banche più importanti ed il prezzo viene determinato tenendo conto degli ordini di acquisto e di vendita pervenuti a ciascuna delle banche partecipanti. Dalle operazioni di fixing che si tengono giornalmente nella capitale britannica e tengono conto degli equilibri tra domanda e offerta viene quindi determinato il prezzo corrente dell’oro.
Ai fini dell’investimento sui valore dell’oro, cioè considerando l’oro come bene di investimento, si tiene in considerazione l’oro puro, cioè l’oro a 24 carati, generalmente disponibile sotto forma di lingotti o monete. Il prezzo del principale bene di investimento sui mercati viene quindi calcolato avendo come riferimento esclusivamente l’oro puro. L’oro a 24 carati equivale alla massima qualità e massima purezza disponibile, ovvero puro al 99,9 per cento.
La caratura, i valori dell’oro
Cerchiamo però di capire come viene stabilita la qualità dell’oro e cosa comportano le diverse carature. La caratura o titolatura indica la miscelazione dell’oro puro in lega con altri metalli di minor valore. Questo procedimento è necessario poiché l’oro è un metallo duttile e per la creazione di gioielli ed altri manufatti è necessaria una maggiore rigidità.
Le leghe più comuni sono quelle con argento, nickel e rame, sono tuttavia usati anche altri metalli in diverse percentuali per ottenere determinate sfumature cromatiche, specialmente per le creazioni di gioielleria.
L’oro usato per i gioielli più diffuso in Italia è l’oro a 18 carati (vedi quotazione oro 18 carati) , anche noto come oro fine, che presenta 18 parti di oro puro su 24. Si tratta di una qualità d’oro per gioielli di assoluto rispetto, basti pensare che in altri paesi si usa l’oro a 14 carati per i gioielli e nei paesi emergenti leghe di caratura ancora minore. Approfondisci anche su come calcolare il prezzo dell’oro al grammo.
Nell’elenco che segue vengono descritte le caratteristiche delle carature più diffuse:
- L’oro a 24 carati equivale a 24 parti su 24 ed a 999 grammi su 1.000 di oro puro (il massimo valore dell’oro)
- L’oro a 22 carati equivale a 22 parti su 24 ed a 916,66 grammi su 1.000 di oro puro
- L’oro a 21,6 carati equivale a 21,6 parti su 24 ed a 900 grammi su 1.000 di oro puro
- L’oro a 18 carati equivale a 18 parti su 24 ed a 750 grammi su 1.000 di oro puro (il cosi detto oro 750)
- L’oro a 14 carati equivale a 14 parti su 24 ed a 585 grammi su 1.000 di oro puro
- L’oro a 8 carati equivale a 8 parti su 24 ed a 333 grammi su 1.000 di oro puro
Approfondisci su: Parametri per valutare la quotazione dell’oro
L’adozione delle diverse leghe è dovuta alle diverse esigenze derivanti dalla destinazione d’uso dei manufatti in oro. Caratteristiche torsionali e valori di rigidezza maggiori richiedono l’uso di metalli più duri dell’oro ed a volte l’uso di altri metalli è giustificato anche da esigenze particolari di conduttività o di facilità di lavorazione per legare l’oro ad altri materiali, tenuto conto che per la sua eccellente conduttività è anche usato in realizzazioni di elettronica ed informatica di alta qualità.
Quello che più interessa, però, ai fini dell’investimento, è il fatto che il valore dell’oro nelle compravendite è sempre riferito alla percentuale di oro puro: questa è una regola che chi si accinge a vendere gli oggetti d’oro dovrà tenere presente. I valori di caratura si trovano stampigliati sugli oggetti d’oro mediante una punzonatura che esprime la percentuale di purezza in millesimi. È tuttavia possibile anche dotarsi di un kit specifico che a seconda del colore ottenuto passando un reagente sulla superficie dell’oro ne rivelerà la caratura.
Calcolare il prezzo dei valori dell’oro
Il prezzo dell’oro viene espresso in dollari USA e l’unità di misura di riferimento sono le once Troy. Il rapporto tra un chilogrammo e un’oncia troy è pari a 0.03110. I maggiori traders online mettono a disposizione dei comodi convertitori per calcolare il valore corrente dell’oro sul mercato in Euro e Sterline in oro Inglesi e in chilogrammi o grammi.
Questi strumenti possono essere molto utili per monitorare il valore di un investimento in oro o per avere un’idea di massima del prezzo dell’oro nel caso in cui si intenda vendere oro puro o gioielli realizzati in oro.
Numerose banche mettono a disposizione della propria clientela la possibilità di fare investimenti in valori oro e spesso sono inclusi dei pacchetti che comprendono anche soluzioni per la conservazione di tali beni in cassette di sicurezza o caveau siti presso le filiali. Al momento di investire in oro fisico e finanziario sarà quindi opportuno tenere conto anche delle spese di gestione e di tenuta di lingotti o monete d’oro.
Queste specifiche tipologie sono comprese nella categoria di oro da investimento e l’intervallo delle carature comprese in questa definizione è quella che va dai 24 ai 21,6 carati, ovvero dal 999/1.000 al 900/1.000 di purezza. È interessante sottolineare che l’oro da investimento non è soggetto al pagamento dell’I.V.A. in fase di acquisto, a patto però che l’acquisto sia effettuato da un operatore professionale in oro, cioè da uno dei professionisti del settore regolarmente iscritto ad un apposito Albo registrato presso la Banca d’Italia e dotato di specifica licenza ad operare.
Anche relativamente al possesso dell’oro non vi sono imposte dovute. L’unica prescrizione è quella di conservare i documenti di acquisto, cioè la fattura ricevuta al momento dell’acquisto. La tassazione, invece, è prevista esclusivamente sulla plusvalenza, cioè lo spread risultante tra il prezzo d’acquisto e il prezzo di vendita, se quest’ultimo ovviamente è superiore. La tassabilità sulle plusvalenze da investimenti è fissata nella misura del 26%.
La vendita di oggetti d’oro ed il loro valore
Tra gli scenari di compravendita dell’oro, la figura dei compro oro è quella che la maggior parte delle persone conosce per via diretta o indiretta. Molte volte può succedere, infatti, di ritrovarsi a vendere degli oggetti d’oro per esigenze di liquidità o perché si tratta di oggetti ormai desueti e fuori moda. Il primo consiglio è quello di vendere l’oro solo se strettamente necessario visto il continuo e costante rialzo del valore nel lungo periodo.
Tuttavia, se si decide di vendere, è bene far valutare a più di una persona. Se si tratta di gioielli si consiglia di rivolgersi a diversi gioiellieri che sapranno valutare i gioielli sia da un punto di vista di valore dell’oro che contengono, sia determinarne il valore come gioielli. Avere diversi preventivi può dare un’idea più precisa di quanto si può ricavare vendendo gli oggetti in oro.
È assolutamente normale se la quotazione degli oggetti d’oro appare minore del valore di mercato, sia tenendo conto della caratura di ciascun oggetto, sia anche perché l’orafo o il compro oro terrà conto anche delle spese da sostenere per la fusione. È infatti necessario fondere la lega aurea per estrarre l’oro puro separandolo dagli altri metalli.
L’oro usato non si svaluta come prodotto di seconda mano in quanto è un metallo che non soffre di fenomeni di deterioramento o di alterazione dovuti agli agenti atmosferici. È bene ricordare che la normativa vigente impone che l’oro venduto venga conservato per un minimo di dieci giorni prima di essere destinato alla distruzione o alla fusione, per consentire indagini sull’appartenenza degli oggetti in caso si verifichino episodi di riciclaggio o furto.
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Valutazione delle monete d’oro
Per quanto riguarda le monete d’oro, è consigliato il consulto con un esperto per un’attenta valutazione. Le monete in oro, infatti, oltre ad essere beni rifugio e beni di investimento, possono essere caratterizzate da ulteriori parametri di valutazione: il valore collezionistico e il valore numismatico.
Pezzi appartenenti a determinate serie, esemplari particolarmente rari e antichi possono superare il mero valore come metallo prezioso e presentare quotazioni di mercato ben più alte. Chiaramente, vale come sempre il rapporto tra domanda e offerta. Se si è tanto fortunati da essere in possesso di uno o più pezzi rari la quotazione potrebbe raggiungere cifre molto alte, specialmente se l’affare va in porto con un facoltoso collezionista.
L’oro nel 2018
L’oro nei primi mesi del 2018 ha registrato un rialzo del proprio prezzo infondendo nuova fiducia agli investitori. I parametri su cui si basa il rialzo riguardano essenzialmente gli equilibri di cambio valuta tra Euro e Dollaro USA ed il quadro politico internazionale, con particolare attenzione ai fermenti popolari in Iran contro un esecutivo al potere da oltre quarant’anni. Puoi avere più informazioni sugli investimenti in oro nel 2018.
L’oro negli ultimi dodici mesi ha registrato un incremento di valore del 12% ed oltre. Il trend atteso per i primi mesi del 2018 prevede un ulteriore indebolimento del Dollaro USA sui mercati, anche guardando ad un prestigio internazionale sempre meno solido per certi atteggiamenti del nuovo presidente USA. Al rialzo del prezzo dell’oro concorrono poi anche la forte domanda da parte di economie emergenti come Asia, America Latina e da parte di paesi dell’area mediorientale, a fronte di una disponibilità e di una produzione sempre minori.
In particolare, l’onda lunga del boom economico cinese sta determinando una domanda di oggetti di lusso – tra cui l’oro – difficile da immaginare fino a pochi anni fa. Le tensioni geopolitiche degli ultimi tempi, in primis con le minacce di attacchi missilistici da parte della Corea e la spada di Damocle di attacchi terroristici contro l’occidente, spingono ad ipotizzare un progressivo indebolimento delle principali valute e un rialzo del valore dell’oro sui mercati.
Le stime più ottimistiche da parte di esperti ed economisti prevedono che l’oro nel corso del 2018 tocchi la cifra di 1.400 Dollari Americani l’oncia, le più pessimistiche intorno ai 1.170 Dollari l’oncia, con un valore intermedio stimato sotto i 1.280 Dollari. Si può ragionevolmente ritenere che investire in oro possa essere una buona scelta nonostante l’incertezza che regna sui mercati internazionali.