L’oro è da secoli il metallo prezioso per eccellenza ed è una delle fonti di investimento più apprezzate. Sin dall’antichità ha svolto funzione di moneta di scambio, vedendo il suo valore crescere anno dopo anno. Oggi è considerato uno dei cosiddetti beni rifugio, cioè beni da investimento che sul lungo periodo garantiscono una buona redditività. Cerchiamo di capire qualcosa in più sulla valutazione e sui prezzi di questo metallo prezioso.

La quotazione dell’oro

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La quotazione oro viene fissata (fixing) due volte al giorno, ma oscilla ogni secondo in base alla richiesta di domanda e offerta

L’oro è un bene la cui quotazione viene continuamente aggiornata, motivo per il quale è di fondamentale importanza all’atto di qualsiasi operazione di compravendita, essere a conoscenza della valutazione più recente e dell’andamento del prezzo nelle ultime settimane. Si tratta, infatti, di un bene rifugio che è caratterizzato per una certa fluttuazione del proprio valore. Tuttavia, in funzione dei meccanismi di domanda e offerta, si verificano dei sensibili incrementi di valore nei periodi di recessione economica o di crisi.

Per questi motivi la domanda d’oro è in costante aumento e molti investitori e istituti di credito hanno accumulato considerevoli qualità di questo metallo nobile come fondo di riserva. Il commercio dell’oro viene regolamentato attraverso la compravendita da fornitori certificati. Il prezzo viene fissato due volte al giorno da un’associazione (la London Bullion Market Association), rappresentata dalle banche centrali, dai più importanti investitori privati, zecche, miniere e raffinerie.

Attraverso tale associazione viene anche definito il grado standard di purezza dell’oro che viene espresso in carati. Va precisato che il prezzo dell’oro è sempre riferito all’oro puro, cioè quello a 24 carati. Sin dal 1915, attraverso una pratica denominata fixing, cinque grandi banche ne fissano il prezzo di apertura giornaliero, in base, appunto, ai dati di domanda e offerta raccolti dagli azionisti degli istituti bancari.

Le banche coinvolte nelle operazioni di fixing

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Le banche che stabiliscono la quotazione giornaliera dell’oro sono solo 5 in tutto il mondo

Le cinque banche che sono deputate alla quotazione sono Deutsche Bank, Société Générale, HSBC, Barclays e Scotia Mocatta e sono rappresentate ciascuna dal proprio direttore. Le operazioni di fixing si tengono quotidianamente nel corso di riunioni presso la borsa di Londra per decidere appunto il prezzo di partenza dell’oro all’apertura delle borse, prezzo che tipicamente evolve nel corso di ciascuna giornata in base al variare di domanda e offerta e della valutazione del dollaro sui mercati finanziari.

Come detto, la flessione tra domanda e offerta determina delle fluttuazioni di valore dell’oro, laddove ad una maggiore domanda sui mercati corrisponde un aumento del valore e viceversa, un aumento di offerta determina un abbassamento del prezzo. La quotazione dell’oro si riferisce esclusivamente all’oro puro a 24 carati, anche noto agli addetti ai lavori come oro 999, indicando la purezza del metallo prezioso al 100 per cento, senza utlizzo alcuno di altri metalli nella lega. L’oro a 24 carati è la tipologia d’oro più pregiata e ricercata disponibile sul mercato.

L’oro a 24 carati è esclusivamente destinato alla produzione di monete d’oro e lingotti d’oro. Stiamo quindi parlando del cosiddetto oro da investimento che si differisce da quello dell’oro usato per gli oggetti e i monili da oreficeria. Quest’ultimo in Italia è tipicamente oro a 18 carati, anche noto tra gli addetti ai lavori come oro 750, il che significa che il grado di purezza dell’oro è pari al 75 per cento e sono impiegati altri metalli nella lega per il restante 25 per cento, al fine di ottenere un metallo più adatto alle creazioni di oreficeria.

Il carato

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Tabella riassuntiva dei carati dell’oro, in base alla purezza della lega

Anche chi non si occupa strettamente di compravendita o lavorazione di pietre e metalli preziosi avrà già sentito parlare del carato. Lasciando da parte le pietre preziose che qui non interessano, per l’oro e altri metalli preziosi il carato indica il grado di purezza espresso proporzionalmente. Ogni carato equivale a 1/24 delle parti totali che costituiscono la lega. 24 carati significa che l’oro è puro al 100 per cento contenendo 24 parti d’oro su 24.

Prendendo ad esempio l’oro da oreficeria più usato sul mercato europeo, l’oro a 18 carati, è una lega in cui 18 parti su 24 sono di oro puro e le restanti 6 parti sono costituite da altri metalli. Queste differenze di lega sono state messe a punto per donare più consistenza agli oggetti creati dagli orafi dato che l’oro puro è caratterizzato da una duttilità e una consistenza che porterebbe gli oggetti d’oro a deformarsi facilmente. I metalli usati per le leghe sono rame, argento e nichel, a seconda delle tonalità di colorazione che l’orafo intende ottenere.

Segue una tabella riassuntiva relativa alle più comuni carature dell’oro, con valori di riferimento espressi in millesimi:

  • Oro a 24 carati (999 parti d’oro su 1000, oro puro al 99,9 per cento, o 24/24);
  • Oro a 22 carati (916 parti d’oro su 1000, oro puro al 91,6 per cento o 22/24);
  • Oro a 18 carati (750 parti d’oro su 1000, oro puro al 75 per cento o 18/24);
  • Oro a 14 carati (585 parti d’oro su 1000, oro puro al 58,5 per cento o 14/24);
  • Oro a 12 carati (500 parti d’oro su 1000, oro puro al 50 per cento o 12/24);
  • Oro a 9 carati (333 parti d’oro su 1000, oro puro al 33,3 per cento o 9/24).

Ogni diversa caratura ha caratteristiche diverse quanto a durezza della lega e quindi resistenza meccanica. Chiaramente, l’oro di diversa caratura ha prezzi differenti sul mercato, si applicano criteri di valutazione diversi rispetto a quanto avviene con l’oro a 24 carati.

In linea di massima si segue lo schema di calcolare il valore effettivo dell’oro contenuto nella lega senza considerare il valore degli altri metalli utilizzati nella lega, con un ulteriore deprezzamento dovuto alla natura di oggetto usato e ai costi da affrontare per la fusione della lega, tenendo conto che il grado di fusione di questo metallo prezioso è superiore ai mille gradi centigradi.

Investire in oro

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investir ein oro è un ottimo investimento e si prevede che per il 2018 sia il migliore, assolutamente in crescita

Perché investire in oro? E’Uno dei beni rifugio per eccellenza continua ad essere un ottimo investimento, nonostante diventi sempre più raro e sia caratterizzato da oscillazioni di prezzo che dipendono dall’andamento dei mercati e del dollaro USA. Anche in ragione del fatto che l’oro da investimento è esente dal pagamento dell’I.V.A., è dovuta la sola imposta sulla plusvalenza pari al 26%, l’oro rimane un’ottima scelta per chi voglia diversificare i propri investimenti.

Bisogna però stare attenti e pianificare bene l’investimento, seguire l’andamento del prezzo e seguire da vicino anche la quotazione del dollaro statunitense. La quotazione dell’oro è infatti legata a quella del dollaro americano dato che esiste tra la valuta americana e il bene principe dei risparmiatori di ogni tempo quella che tecnicamente è definita correlazione inversa, che semplificando significa che quando il prezzo dell’oro è in rialzo quello dello dollaro è in caduta e viceversa.

Prima di investire, oltre ad analizzare le stime sull’andamento del prezzo dell’oro è consigliato anche dare un’occhiata ai mercati USA e all’andamento della loro moneta per avere un quadro più verosimile delle quotazioni dell’oro a breve termine, considerando che l’oro viene scambiato in dollari, pertanto ogni volta che la quotazione del dollaro scende, il prezzo d’acquisto dell’oro si fa più appetibile per gli investitori determinandone un aumento del prezzo.

Influenza delle economie emergenti sul prezzo dell’oro

cina investe in oro
La Cina è uno dei paesi emergenti che si interessa sempre più ad ottenere giacimenti d’oro e riserve auree

Il boom economico e l’andamento demografico di paesi come la Cina ed altri paesi delle cosiddette economie emergenti hanno determinato negli ultimi anni un forte aumento della domanda di beni come l’oro. A questo si contrappongono i costi di estrazione che sono sempre più alti a causa del fatto che i filoni di estrazione sono sempre più rari e difficili da sfruttare e che le riserve d’oro esistenti sono in buona parte già state acquistate da banche, multinazionali e grandi investitori.

Infatti, la domanda di beni di elite in parti del mondo che fino a qualche decennio fa non facevano parte di questo tipo di mercati sta determinando un forte aumento della domanda a cui notoriamente corrisponde un aumento del prezzo. Questo insieme di fattori fa prognosticare un’impennata del prezzo dell’oro nei prossimi anni. Le stime per il 2018, dopo un periodo di stasi, vedono l’oro in rialzo con un prezzo che all’inizio dell’anno ha superato i 1300$ l’oncia.

L’andamento delle quotazioni nel breve periodo è come sempre piuttosto fluttuante, tuttavia si sta registrando una ripresa verso l’alto del prezzo dell’oro da investimento. In un momento di forte preoccupazione per le sorti dell’economia americana e per il clima di imprevedibilità instauratosi nell’ultimo anno con la salita di Trump al potere, l’influenza di nuove economie si fa più incisiva, anche in conseguenza del fatto che gli Stati Uniti a partire dalla crisi degli anni scorsi vanno via via perdendo il ruolo di leadership finanziaria su scala mondiale.

Come comprare oro

comprare oro
Per comprare oro da investimento in tutta sicurezza, è bene rivolgersi a un broker, a una banca o a un gioiellierie di fiducia

L’acquisto o comunque la compravendita di oro da investimento è sempre consigliato presso un broker in possesso delle dovute autorizzazioni e certificazioni ad operare sul mercato italiano. Si può procedere alla compravendita anche facendo riferimento al proprio istituto bancario o al proprio orafo di fiducia che certamente avrà dai canali privilegiati per la compravendita dei metalli preziosi.

È indispensabile seguire passo a passo le quotazioni giornaliere per farsi un’idea dell’andamento dei prezzi. Online vi sono numerose risorse in tal senso ed anche i principali giornali finanziari riportano le quotazioni giornaliere dei metalli preziosi. Bisogna anche stabilire in che forma si vuole fare l’investimento, se in lingotti o in monete d’oro. È bene ricordare che le monete d’oro possono essere sia a 24 carati che a 22 carati, per cui è bene prestare molta attenzione a questo particolare ai fini della valutazione del prezzo.

Le due tipologie possono essere funzionali in ragione delle diverse caratteristiche. Il lingotto è il formato di elezione dell’oro da investimento, presenta un grado di purezza assoluto laddove si compri oro di 24 carati. Per contro, mette di fronte gli investitori alla necessità di conservarlo in sicurezza, motivo per cui sarà necessario installare una cassaforte in casa o riporre l’oro in una cassetta di sicurezza presso una banca, con ulteriori costi di gestione.

L’oro in monete, invece, può essere interessante laddove vi siano esigenze stoccaggio limitate dato che può essere messo da parte e nascosto più agevolmente rispetto a un lingotto. In più, molte volte le monete d’oro sono dotate diversi motivi di interesse giacché oltre al valore finanziario possono assumere col tempo anche valore collezionistico. Se decidete di tenere l’oro in casa è d’obbligo un buon sistema antifurto e magari la stipula di una polizza assicurativa.

Comprare oro online

lingotti e monete d'oro
Lingotti e monete d’oro sono oro da investimento, poichè l’unico puro a 24 carati

Vi sono numerosi traders che vendono oro online. Anche qui bisogna prestare la massima attenzione e stare attenti a non cadere vittime di frodi e raggiri. Va fatta una scrupolosa attività di ricerca per individuare le piattaforme di trading più serie, tenendo in considerazione anche le opinioni di altri utenti, possibilmente attingendo le informazioni da diversi siti.

È anche indicata l’adozione di mezzi di pagamento tracciabili per potersi rivalere in caso di problemi. In ogni caso vanno sempre preferite le piattaforme di trading che vantano grosse movimentazioni e hanno un’ottima reputazione tra gli utenti. Se si osservano queste elementari regole di buon senso i rischi di perdite sono meno probabili.

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