Alcune volte può capitare che la banca blocchi la carta di credito o il bancomat di un correntista. In tal caso quest’ultimo è impossibilitato dal porre in essere qualsiasi operazione con la propria carta.

In genere il blocco della carta può avere diverse ragioni, ad esempio è possibile che un creditore abbia pignorato il conto di un soggetto oppure che sia stata la stessa banca, di propria iniziativa, a congelare la carta del cliente perché magari quest’ultimo risulta inadempiente, oppure a causa del mancato rispetto delle norme previste in materia di antiriciclaggio, ecc.

Inoltre, non sempre il blocco viene anticipato da un preavviso, può accadere, dunque, che il cliente, di punto in bianco, vede bloccata la propria carta.

Blocco in caso di operazioni sospette

Uno dei casi in cui l’istituto di credito può bloccare la carta di credito oppure il bancomat, è in caso di operazioni sospette che lasciano supporre la clonazione.

In questo caso il blocco viene disposto per tutelare il cliente, e spesso quest’ultimo non riceve nemmeno un preavviso.

Ad esempio, la carta viene bloccata in caso di pagamenti all’estero se la banca ritiene che il proprietario sia in Italia, oppure per cifre particolarmente elevate.

Blocco in caso di pin errato

La carta può essere bloccata dalla banca anche in caso di inserimento errato del codice PIN. Questo può verificarsi in diverse situazioni.

Ad esempio, all’ATM: al terzo tentativo errato lo sportello automatizzato può ritirare la carta o restituirla bloccata a seconda dello sportello. L’errore può avvenire anche in un negozio, dopo aver digitato diverse volte un pin errato sul POS per effettuare un pagamento.

Per risolvere il problema, in entrambi i casi, è necessario contattare il servizio clienti della propria banca e seguire le indicazioni dell’operatore.

Blocco alla scadenza della carta

Non è possibile utilizzare una carta di credito oppure un bancomat in seguito alla sua scadenza, né presso esercizi commerciali fisici, né negli ATM, né online.

Questo perché la carta scaduta non è più valida e quindi non può essere accettata come mezzo di pagamento. Per continuare a effettuare transazioni, è necessario richiedere una nuova carta al proprio istituto di credito.

Di solito, però, la nuova carta viene emessa automaticamente prima della data di scadenza e inviata al cliente per sostituire quella scaduta. Ad ogni modo, è sempre necessario tenere sotto controllo la scadenza della carta, riportata sulla stessa.

Blocco per furto o smarrimento

Una situazione differente è quella del blocco del bancomat o della carta di credito derivante dal furto o dallo smarrimento della stessa.

Infatti, in questo caso non è la banca a bloccare autonomamente la carta, ma è il cliente a richiederlo all’istituto di credito, per evitare utilizzi non autorizzati.

Tale procedura si perfeziona solo dopo aver presentato formale denuncia di furto oppure di smarrimento alle forze dell’ordine e aver inviato copia della medesima all’emittente.

Blocco per debiti

Un altro motivo che potrebbe causare il blocco della carta di credito o del bancomat è l’elevata esposizione debitoria del titolare della carta.

Se quest’ultimo, infatti, è insolvente nei confronti dell’istituto di credito ed il conto è in rosso allora la banca può tutelarsi impedendo al cliente (suo debitore) di peggiorare la sua posizione debitoria mediante il blocco della carta.

Ogni carta di credito, infatti, è legata ad un conto, pertanto, se quest’ultimo non è in regola, anche la carta subirà delle ripercussioni (come il blocco, appunto). Il caso classico è quello del cliente che “sconfina” nella somma, ovvero il fido concesso dalla banca.

Dinanzi a tale situazione, la banca provvede immediatamente al blocco dei principali strumenti di pagamento (come la carta di credito e il bancomat appunto).

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