Un prestito non pagato porta all’iscrizione automatica nella banca dati della CRIF, la Centrale rischi finanziari e può avere delle conseguenze finanziare e legali anche molto importanti.

Quando non si pagano le rate di un prestito personale o di un mutuo, non rispettando gli accordi presenti sul contratto stipulato con l’istituto bancario o finanziario, si compie una violazione che, nel tempo, può rendere molto difficile l’ottenimento di altri crediti.

Cos’è la CRIF?

La CRIF è un grande database che racchiude tutte le informazioni finanziarie dei cittadini, inclusi finanziamenti, prestiti, carte di credito e qualsiasi altra forma di debito.

Al momento della richiesta di un prestito, l’istituto bancario o finanziario controlla il database della CRIF per accertarsi della solvibilità di chi ne fa richiesta.

Se ci sono stati problemi o ritardi di pagamento, vengono tutte segnalate alla CRIF, di conseguenza, il soggetto interessato all’accesso al nuovo credito potrebbe avere delle difficoltà a ottenerlo, perché riconosciuto come cattivo pagatore.

Per questa ragione è importante capire come fare richiesta di cancellazione Crif e ritornare ad avere una buona affidabilità finanziaria agli occhi delle banche e degli istituti di credito.

Cosa succede in caso di prestito non pagato?

Dipende dalla banca o dall’istituto finanziario e dalla clausole contrattuali. In caso di prestito non pagano potrebbe essere applicati tassi di mora a partire dal primo giorno successivo alla scadenza del pagamento della rate.

Superati i 120 giorni di ritardo, il prestito è considerato come inadempiuto e l’ente può revocarlo, chiedendo il pagamento di tutto l’importo residuo in una sola soluzione.

Inoltre, nei casi più gravi, è anche possibile vengano avviate azioni legali come un decreto ingiuntivo di pagamento o, in ultimo, l’atto di pignoramento.

Quando si viene segnalati alla CRIF per un prestito non pagato?

La segnalazione alla CRIF avviene in caso di ritardo di pagamento o per il mancato versamento di almeno due rate consecutive del prestito.

Dopo la segnalazione si possono avere problemi su altre questioni finanziarie come, ad esempio, l’apertura di un conto corrente o la capacità di ottenere un altro finanziamento.

La segnalazione al CRIF non è permanente:

  • Al termine della scadenza del contratto con l’ente creditizio, la segnalazione resta nel database per massimo 5 anni.
  • In caso di ritardo di una o due rate, saldando il debito, la segnalazione resta solo 12 mesi.
  • Se le rate non pagate sono più di tre, la segnalazione dura 24 mesi.
  • In caso di morosità grave e mancato saldo del debito entro il termine del contratto, la segnalazione durata 36 mesi, poi dopo 5 anni dalla scadenza, la cancellazione avviene automaticamente.

Come cancellarsi dalla CRIF

La richiesta di cancellazione Crif può essere inoltrata tramite un modulo apposito caricato sul sito web della banca dati, oppure, richiesto da un’agenzia specializzata nel recupero crediti.

Il modulo va compilato in ogni sua parte, fornendo tutte le informazioni della situazione finanziaria. Se si sceglie la soluzione cartacea, bisogna inviarla tramite posta raccomandata.  Dopo aver visionato la documentazione, in caso di accettazione, si viene cancellati dal CRIF.

Non è comunque un’operazione così semplice, a volte, può essere richiesta una documentazione aggiuntiva per provare l’attuale situazione finanziaria. In particolare, se risulta un debito con un ente, viene chiesto di inviare la prova di pagamento dell’intero debito prima di confermare la cancellazione.

Per ottenere maggiori informazioni sulla propria posizione all’interno della banca dati della CRIF e conoscere la procedura per la cancellazione puoi chiamare il call center al numero 051/6458900, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30.

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