Negli ultimi anni sono state varate dal Governo una serie di forme di incentivazione per favorire a privati ed imprese lo sfruttamento delle cosiddette energie rinnovabili. In particolare per quanto concerne l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici, è stato messo a disposizione il Conto Energia, ossia un sistema che offre un ritorno economico al proprietario dell’impianto per un lasso di tempo della durata di 20 anni in base alla quantità di energia elettrica prodotta.

In questo momento è in atto il Quinto Conto Energia che prevede una determinata tariffa per ogni KWh prodotto a seconda della taglia dell’impianto e della destinazione d’uso della energia ed ossia se utilizzata per proprie necessità oppure se immessa nella rete nazionale. Dunque una doppia convenienza per quanti decidono di installare un impianto fotovoltaico in quanto non solo si pagano bollette in alcuni mesi dell’anno pressoché nulle per l’utenza elettrica ma addirittura, si riesce a guadagnare un determinato importo annuo a secondo della produzione effettiva di energia. Convenienza che viene ulteriormente maggiorata grazie al fatto che alcuni istituti di credito offrono degli appositi finanziamenti per il fotovoltaico.

Finanziamenti per impianti Fotovoltaici per l’anno 2018

impianto fotovoltaico casalingo
Un impianto fotovoltaico montato sul tetto di un’abitazione grazie al finanziamento per il fotovoltaico

Grazie ai finanziamenti per il fotovoltaico anche chi non ha a disposizione il capitale necessario per poter acquistare ed installare l’impianto, può pensare di farlo, per l’appunto optando verso questi prodotti finanziari. I finanziamenti per il fotovoltaico sono accessibili nella stragrande maggioranza dei casi, a persone fisiche che utilizzano l’impianto per l’utenza domestica senza scopo commerciale e che abbiano avuto accesso al conto energia.

Gli importi richiedibili variano solitamente da un minimo di 10 mila euro fino ad un massimo di 70 mila euro con un periodo per il piano di ammortamento della durata che varia da 60 mesi fino a 120 mesi. Ovviamente la cadenza dei rimborsi è mensile e possono avvenire anche in maniera automatica dal conto corrente bancario. Per quanto riguarda il tasso di interesse può essere sia fisso che variabile e solitamente vengono calcolati nel primo caso in base all’indice EuroIrs a 10 anni e nel secondo caso all’Euribor 3 mesi più la maggiorazione dovuta al classico spread commerciale.

Inoltre, tra le spese accessorie sono previste l’imposta sostitutiva e quelle notarili che ovviamente variano da istituto ad istituto. La documentazione da presentare per accedere al finanziamento è quella relativa alle garanzie finanziarie del richiedente (busta paga, dichiarazione dei redditi, certificato di pensione, etc.) e quella inerente alla spesa da sostenere per l’impianto.

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