L’ecobonus auto 2019 è una delle novità fiscali dell’anno. Ma siamo sicuri che abbiate capito a chi spetta e per cosa? Cerchiamo di compiere un quadro di sintesi su questo tema piuttosto importante, che potrebbe migliorare il compimento di un’operazione di acquisto di un nuovo veicolo.

Cos’è Ecobonus auto 2019

L’ecobonus auto 2019 è un beneficio di natura fiscale che può essere attribuito agli acquisti di veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica, con un prezzo (quale valore risultante dal listino dei prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice) non superiore a 50 mila euro (Iva esclusa), nel caso in cui siano relativi a mezzi che hanno dei livelli di emissioni di CO2 tra 0 grammi / chilometri e 70 grammi / chilometri di CO2. È inoltre necessario che gli acquisti siano effettuati nel periodo intercorrente tra lo scorso 1° marzo 2019 e il prossimo 31 dicembre 2021.

Le fasce di emissioni

A quanto sopra si aggiunta il fatto che le emissioni sono suddivise tra alcune sotto fasce di riferimento. La gamma di emissioni tra 0 e 70 g/km, che sopra abbiamo avuto modo di anticipare in riferimento all’aspetto introduttivo dell’Ecobonus auto 2019, è infatti stata suddivisa in due parti, con differenti importi di bonus.

La prima fascia è quella per auto con un livello di emissioni compreso tra 0 e 20 g/km, in cui ci sono solo i veicoli a trazione esclusivamente elettrica. Le operazioni di acquisto di veicoli che ricadono in questa fascia possono generare un beneficio fiscale pari a 4 mila euro, che salgono però a 6 mila in caso di rottamazione di un vecchio esemplare di pari categoria.

La seconda fascia è invece quella per auto con un livello di emissioni compreso tra 21 e 70 g/km, in cui rientrano sostanzialmente solo gli ibridi plug-in, ovvero quelle auto che sono dotate di batterie più costose e più pesanti, che si possono ricaricare dalla rete elettrica e che consentono di muoversi anche in modalità solo elettrica, anche se con un’autonomia che risulterà essere piuttosto limitata dalle loro principali caratteristiche tecniche, ovvero – in linea di massima – con autonomia energetica tra 20 e 30 chilometri. Per le operazioni di acquisto di auto che rientrano in questa categoria spettano 1.500 euro di beneficio fiscale, che salgono a 2.500 euro in caso di rottamazione.

Ecobonus auto e non solo

Si tenga anche conto che nella già rammentata categoria internazionale M1 non c’è solamente un riferimento alle autovetture, bensì anche, più genericamente, a tutti i veicoli che abbiano “almeno” quattro ruote e che siano comunque destinati al trasporto di persone. Il numero massimo di posti a sedere è pari a 9, compreso quello del conducente.

In altri termini, l’ecobonus vale non solamente per le auto che siamo più abituati a guidare, quanto anche nei confronti di camper e piccoli pullmini. Mezzi che tuttavia, considerate le loro caratteristiche intrinseche, si prestano ancor meno delle autovetture ad avere trazione elettrica, salvo casi particolari di utilizzo su tratte brevi. Ne deriva che, negli aspetti più pratici, si ritiene che l’ecobonus finirà con l’essere attribuito in via quasi esclusiva per le operazioni di acquisto di auto “comuni”.

Rottamazione ecobonus

Sempre in relazione a un miglior chiarimento su questo tema, rammentiamo altresì come la rottamazione non sempre faccia aumentare l’importo dell’ecobonus! Per poter incrementare il livello del beneficio fiscale, come anticipato nel corso di qualche paragrafo fa, bisogna infatti che quest’ultimo appartenga alla stessa categoria M1 e abbia classe ambientale Euro 1, 2, 3 e 4. Insomma, si tratta di veicoli immatricolati per la prima volta dal 1992-’93 al 2008-’09, sebbene questa sia un’indicazione orientativa: ciò che rileva è infatti il dato riportato sulla carta di circolazione.

Infine, rammentiamo come il veicolo da rottamare debba essere intestato da almeno 12 mesi allo stesso intestatario di quello acquistato con incentivo o a un suo familiare convivente. n1 \lsdunhid

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