Molte persone scelgono di mettere da parte risparmi per i più piccoli, con l’obiettivo di tutelare il loro futuro e di impartire importanti lezioni sulla gestione dei soldi.
Ma come fare? Se ci si chiede se è possibile aprire un conto corrente per un minore, la risposta è affermativa: si può fare sin dalla sua nascita.
Ci sono, però, delle distinzioni tra i conti destinati ai bambini fino a 10 o 12 anni, e quelli per i minorenni con età superiore ai 10-12 anni.
Minori di 10-12 anni
Fino al compimento dei 10-12 anni (a seconda dell’istituto di credito) i bambini non possono avere un conto corrente vero e proprio, ma un libretto di risparmio o conto deposito. Si tratta di uno strumento particolarmente vantaggioso, perché offre l’assenza di costi di apertura e gestione ed un tasso di interesse solitamente intorno all’1-2% annui.
Tuttavia, non consente le transazioni tipiche di un conto corrente tradizionale, ovvero pagamento ed incasso.
Il libretto di risparmio, infatti, è uno strumento finanziario che favorisce l’accumulo di denaro, consentendo ai genitori di gestire i risparmi dei propri figli in modo sicuro fino al compimento della maggiore età, come una sorta di salvadanaio.
Dai 10-12 anni in poi
A partire dai 10-12 anni, i genitori o i tutori legali hanno la possibilità di aprire un conto corrente per il minore, sia presso una banca tradizionale che rivolgendosi ad un istituto di credito online, presentando i propri documenti di riconoscimento e quelli del bambino.
In genere, tali conti hanno un costo ridotto, e consentono di effettuare diverse operazioni come il prelievo dei contanti e l’accredito del denaro.
Tuttavia, dopo che il minore ha raggiunto la maggiore età, il consenso genitoriale non è più necessario. È importante notare, inoltre, che nonostante sia l’adulto ad effettuare l’apertura del conto, il titolare rimane sempre il minore, che può gestirlo con una carta di debito o una prepagata.
Sussistono, però, alcune restrizioni che riguardano:
- Il libretto degli assegni: Non è possibile emettere assegni dal conto del bambino.
- La carta di credito: Il bambino non può ottenere una carta di credito collegata al conto, ma solamente una carta di debito e/o una prepagata
- Lo scoperto: Non è consentito avere un saldo negativo sul conto per minorenni. I bambini, pertanto, non possono contrarre debiti con l’istituto di credito.
- Il deposito di titoli: Non è permesso effettuare operazioni di deposito di titoli o investimenti finanziari direttamente tramite il conto del bambino.
È bene precisare, però, che tali limiti non sono sempre attivi, ma vanno impostati dai genitori o tutori in accordo con la banca.
Le alternative al conto corrente
Oltre al conto corrente, ci sono delle valide alternative che permettono di gestire i risparmi per un minore, ovvero:
- Carta prepagata con IBAN: le carte prepagate consentono ai giovani di fare acquisti sia nei negozi fisici che online, disporre pagamenti e, grazie all’IBAN, anche di ricevere ed effettuare bonifici. Questa soluzione è molto sicura ed insegna al ragazzo la gestione del denaro, senza dover aprire, però, un conto corrente. Un esempio di questa tipologia di carta è la Postepay Evolution.
- Buoni fruttiferi: i buoni dedicati ai minori possono essere acquistati in posta (oppure online, previa abilitazione del libretto minori) fino ai 16 anni del destinatario. La sottoscrizione in forma dematerializzata è ammessa solo dai genitori o tutori del minore, mentre tutti i soggetti maggiorenni possono optare per il buono in forma cartacea.
- Investimenti: se si ha intenzione di destinare ai minori una somma di denaro abbastanza consistente per farla fruttare, allora è possibile valutare anche prodotti finanziari ed investimenti a lungo periodo. È essenziale, in questo caso, definire il profilo di rischio e considerare il tempo di investimento previsto, oltre alle esigenze future dei minori.