Far fruttare i propri risparmi si rivela spesso un buon metodo per investire sulle possibili finanze future. Tuttavia, complici le recenti cronache bancarie che scoraggiano molti, ed un’informazione abbastanza sommaria, molti rinunciano a prescindere a tale possibilità. Il web prolifera di opportunità di vario tipo, più o meno affidabili, tali da adempiere allo stesso fine. Qui di seguito verrà proposta una delle soluzioni più affidabili – ma sopratutto alla portata di tutti – per le ragioni che verranno elencate.
- Cos’è un conto “deposito sicuro”
- È difficile attivare un conto deposito sicuro? Come fare?
- Conto libero o vincolato?
- Perché è sicuro?
- Bonifici e carte di credito
- Tassi di interesse deposito sicuro
- Conviene deposito sicuro
- I numeri
Cos’è un conto “deposito sicuro”
Si parla, nello specifico, del conto “deposito sicuro”, ad esempio quello pensato da Ubi Banca Adriatica per favorire sopratutto tutti quei piccoli e medi risparmiatori che vogliano far proliferare i propri risparmi, affidandoli alla banca, grazie agli interessi che saranno prodotti.
L’esempio di Ubi Banca Adriatica, che si prenderà in analisi, è riservato a tutti i nuovi clienti di Ubi Banca Adriatica, residenti in Italia e ovviamente maggiorenni, o a chiunque non avesse intrattenuto rapporti proprio con la stessa banca nel corso dell’ultimo anno.
“Deposito sicuro” permette di gestire somme a partire da una cifra di 5000€ fino a un massimo di 3 milioni, e non sarà possibile avere più vincoli che superino tale cifra massima.
È difficile attivare un conto deposito sicuro? Come fare?
Ciò che più scoraggia eventuali risparmiatori è la burocrazia che spesso si presume essere legata ad operazioni bancarie o affini. Per ciò che concerne l’attivazione di un conto deposito sicuro non c’è nulla di particolarmente complicato, è possibile attivarlo senza recarsi fisicamente nel proprio ufficio bancario, registrandosi direttamente da casa.
Il conto verrà aperto online e senza alcun costo di alcuna spesa di attivazione, né di gestione o eventuale chiusura. Gli unici costi saranno relativi al pagamento dell’imposta da bollo, una spesa irrisoria se si pensa essere l’unica durante l’intera apertura del conto.
Una volta concluse le procedure sull’apertura sarà necessario scegliere se il conto deposito sarà libero o vincolato.
Conto libero o vincolato?
In base alla scelta che verrà fatta si potrà decidere tra avere l’immediata possibilità della somma depositata o limitare l’eventuale ritiro alla scadenza di un periodo di vincolo stabilito a priori. Il vantaggio di questa seconda opzione, ovvero il conto vincolato, si potrà beneficiare di interessi maggiori, ragion per cui tale opzione rappresenta quella più redditizia.
Tuttavia è anche possibile, per ottenere un rendimento più alto, attivare in qualunque momento dei vincoli anche solo su una parte della cifra un deposito, trovando un giusto compromesso tra le due soluzioni proposte.
Perché è sicuro?
Si parla di conto deposito sicuro proprio perché grazie al Fondo Interbancario di Tutela del Risparmio, viene offerta la possibilità di assicurare da ogni tipo di rischio i propri risparmi. Questo è uno dei punti più interessanti poiché permette di depositare in sicurezza i propri fondi, senza avere il timore di eventuali problemi che possano coinvolgere la banca, come ad esempio l’evenienza del fallimento.
Tale garanzia permette una copertura, fino ad una somma massima di 100.000€, somma che certamente non garantisce risparmiatori che potrebbero avere investito quantità di denaro maggiori, tuttavia, per quei piccoli e medi risparmiatori, risulta una cifra più che ampia.
Per questo motivo, come si vedrà più avanti, un conto deposito sicuro rappresenta per giovani lavoratori o studenti con entrate saltuarie, una soluzione ideale per risparmiare e guadagnare in tutta sicurezza.
Bonifici e carte di credito
Un conto deposito sicuro non permette di fare operazioni bancarie come ad esempio pagare assegni o bonifici verso conti non predefiniti. Inoltre tale conto non andrà a fornire né un bancomat né una carta di credito.
Si dovrà collegare il conto deposito ad un conto corrente, detto “conto d’appoggio” sul quale verranno effettuati tanto i prelievi quanto i versamenti.
Tassi di interesse deposito sicuro
Si arriva dunque a toccare una delle questioni più importanti per un risparmiatore: quella dei tassi di interesse.
De-traendo al tasso lordo l’imposta fiscale fissata dalla legge si otterrà l’ammontare del tasso netto, attualmente la ritenuta fiscale sul tasso di interessi si attesta al 26%.
Con il criterio di maturazione la quota del 26% verrebbe ad essere applicata solo per chi avesse interessi maturati successivamente al luglio 2014, mentre per quanto riguarda coloro che avessero conti attivi con scadenza dopo il luglio 2014 l’aliquota sarà del 20% e solo successivamente raggiungere il 26%.
Conviene deposito sicuro
Quanto detto rispetto al conto deposito fisso offerto da Ubi Bank Adriatica, che tuttavia non è l’unica banca ad offrire una possibilità simile, potrebbe lasciare ancora nel dubbio eventuali risparmiatori.
Ovviamente è opportuno ricordare che i rendimenti sul risparmio non sono minimamente pareggiabili con quelli di qualche anno fa, e che le vicende economico-politiche contemporanee non offrono rosee prospettive.
Tuttavia, come nel caso di cui qui si è parlato, visti i costi nulli (o minimi) di apertura o gestione di un conto, tale possibilità si propone come una varia alternativa all’apertura di un normale conto corrente.
Dati alla mano, si può facilmente intuire come tale valutazione sia stata fatta da un numero relativamente ampio di italiani, più o meno egualmente distribuiti sul territorio e quali siano le scelte prese dalla maggior parte di questi negli ultimi mesi.
I numeri
La tendenza dei risparmiatori evidenzia un generale atteggiamento di cautela. Di solito le richieste di apertura di un conto deposito sicuro sono votate orientate verso i depositi senza vincolo, con circa il 70% dei richiedenti verso prodotti non vincolati, con un aumento di circa trenta punti percentuali rispetto ai richiedenti dello scorso anno di questo tipo di prodotto.
Per quanto concerne le cifre, generalmente gli importi depositati si attestano tra una soglia media minima, tra i 20.000 ed i 15.000€, fino a circa 50.000€ per le soglie più elevate.
In media inoltre si è riscontrata una crescita significativa, dal 14% al 22,5%, delle fasce temporali inferiori a sei mesi, confermando quella cautela generale adottata dai risparmiatori.
Un dato molto interessante è offerto invece dall’età media di chi apre conti deposito sicuri. Paradossalmente la fascia di età più propensa ad un risparmio simile è, dopo l’oltre 44% di richieste degli over 60 (per buona parte pensionati con risparmi di una vita alle spalle), è quella compresa tra i 45 e i 55 anni, intorno al 34% dei richiedenti.
Si è parlato di paradosso perché, proprio quella fascia di età che da una simile opportunità potrebbe trarre beneficio, e che spesso investe in altri modi i propri risparmi online (come il grandissimo numero di traders tra i 25 ed i 35 anni che, di fatto scommettono e rischiano il proprio denaro sul web), sembra essere meno interessata e fiduciosa verso un simile sistema di risparmio, con richieste inferiori al punto percentuale.
Studenti o giovani precari che non hanno grandi spese né entrate potrebbero trarre profitto da questo risparmio sicuro e certamente redditizio, pur non portando più i guadagni di qualche anno fa.
Scetticismo
Come già ricordato, è innegabile, sulla base delle vicende recenti, un certo scetticismo quando si parla di banche. Tuttavia tra i vari metodi di risparmio quello dei conti deposito è ancora uno dei più sicuri, e permette ad ogni modo dei guadagni garantiti e normati – cosa che con il proliferare delle offerte e opportunità di vario tipo, presenti sulla rete – non è da sottovalutare.
Per i giovani lavoratori o studenti sopratutto deve diventare un’opportinità di cui beneficiare, anche perché qualunque eventuale rischio connesso allo stato di salute della banca, il già citato Fondo Interbancario di tutela del credito offre coperture fino a quei 100.000€ che sono perfettamente alla portata di un giovane risparmiatore.