È risaputo che il continuo sviluppo della tecnologia incide profondamente sugli assetti organizzativi delle realtà economiche che operano nel mercato e che il mancato adeguamento all’innovazione può causare seri problemi alle stesse. In parole povere, le aziende non possono non tener conto, nella loro attività, dello sviluppo tecnologico. Solo in questo modo infatti è possibile non essere sbaragliati dalla concorrenza.
Business Process Outsourcing (BPO)
Un particolare assetto organizzativo, molto utilizzato da tanti anni ormai, è il cosiddetto Business Process Outsourcing, ovvero un modello organizzativo basato sull’esternalizzazione dei processi aziendali secondari. Contrariamente a come si pensa, questo assetto organizzativo si è diffuso in America nel periodo dopo guerra ed ha avuto un vero e proprio “boom” negli anni 80. Viceversa, in Italia l’outsourcing ha avuto una progressione più lenta, solo negli anni 90 infatti ha avuto un largo utilizzo.
Perché conviene ricorrere al Business Process Outsourcing
Sono davvero molti i motivi che di fatto “obbligano” le imprese a ricorrere a questo particolare assetto organizzativo, si pensi ad esempio la globalizzazione dei mercati, ovvero dei luoghi di scambio, ogni azienda avverte il bisogno di competere ai livelli più alti, ebbene, per poterlo fare è obbligata a gestire al meglio le proprie risorse aziendali e dedicarle prevalentemente al cosiddetto “core business”. In poche parole, qualsivoglia azienda, a prescindere dal prodotto o servizio offerto, deve far fronte quotidianamente a tutta una serie di attività “secondarie” o interne, con conseguente impiego di risorse aziendali. È bene precisare però, che alcune di queste attività collaterali sono estremamente importanti in quanto connesse all’attività “primaria”, altre invece, non sono legate in modo diretto al core business come: attività di segreteria, call center e telemarketing, e sono proprio queste che possono incidere in modo negativo sulla gestione delle risorse aziendali. È risaputo infatti che per fronteggiare ad una qualsiasi attività, per quanto possa essere semplice, è necessario dedicare delle apposite risorse che inevitabilmente vengono sottratte all’attività primaria dell’azienda. È proprio questo che determina la necessità, e al tempo stesso la convenienza, di ricorrere all’outsourcing.
Come avviene il Business Process Outsourcing
Come sopra accennato, il Business Process Outsourcing è un particolare modello organizzativo che si basa sull’esternalizzazione dei processo interni secondari, o comunque non direttamente connessi con l’attività primaria. Quindi i protagonisti dell’outsourcing sono due: l’outosorce ovvero l’azienda che concede in affidamento le proprie attività secondarie (o comunque non primarie) ad una o più aziende esterne (outsourcer), al fine di raggiungere obiettivi migliori e nel miglior modo possibile.
Grazie al Business Process Outsourcing, quindi, le aziende possono liberarsi di tutte quelle attività non fondamentali e concentrare tutte le proprie risorse sul proprio core business. Le attività secondarie, verranno gestite ed eseguite da attività esterne. Oggigiorno questo modello organizzativo viene praticamente impiegato in tutti i settori, specie da piccole e medie imprese che, grazie all’outsourcing, riescono ad essere maggiormente competitive sul mercato. Ovviamente questo non significa che le multinazionali sono estranee a questo modello organizzativo, al contrario, grazie all’outsourcing, possono risparmiare tempo, soldi ed energie che possono essere allocate altrove.
I vantaggi che derivano dall’utilizzo del Business Process Outsourcing
Sono svariati i vantaggi che derivano dall’impiego di questo particolare assetto organizzativo, a patto però di avere come partner una società affidabile ed efficiente che si incarichi dei servizi da esternalizzare, in caso contrario infatti si possono manifestare seri disagi. In molti infatti pensano che le attività cosiddette “secondarie” siano poco importanti, ma non è assolutamente così, si pensi ad esempio all’attività di call center di una determinata azienda, ebbene, se questa viene esternalizzata ad una società e quest’ultima non la gestisce al meglio, i clienti avranno difficoltà a mettersi in contatto con l’azienda affidataria con conseguente pregiudizio economico. In poche parole, il segreto per poter sfruttare al massimo i vantaggi che derivano dall’outsourcing è sapersi scegliere l’azienda partner. Se non si è esperti, o comunque è la prima volta che si utilizza questo particolare assetto organizzativo e si hanno difficoltà nell’individuare il partner ideale, è bene prendere in considerazione alcuni aspetti in modo da non commettere errori. In primis occorre controllare da quanto tempo opera nel mercato e quali sono i suoi target, quanto è trasparente la sua organizzazione, se è in possesso di valide certificazioni o referenze ecc.