Buoni fruttiferi postali dematerializzati: come funzionano, rendimento 2025
I buoni fruttiferi postali dematerializzati sono la versione digitale dei classici titoli emessi da Cassa Depositi e Prestiti e collocati da Poste Italiane.
Negli ultimi anni hanno sostituito quasi completamente il formato cartaceo, offrendo una gestione più semplice, sicura e immediata.
Ma cosa cambia davvero rispetto ai buoni tradizionali? E conviene ancora investirci nel 2025?
Cosa sono i buoni fruttiferi postali dematerializzati?
Un buono fruttifero postale è, in parole semplici, una forma di investimento sicura pensata per chi vuole far crescere i propri risparmi senza correre rischi.
Viene emesso da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ed è garantito dallo Stato italiano, il che lo rende uno degli strumenti più affidabili disponibili per i piccoli risparmiatori.
Negli ultimi anni è nata la versione dematerializzata, pensata per rendere tutto più comodo e moderno. Non esiste più il titolo cartaceo da conservare, il buono è registrato in formato elettronico, legato al proprio conto BancoPosta o Libretto Smart.
Questo significa niente più moduli da firmare o documenti da tenere al sicuro, tutto è gestito online, in modo automatico e senza rischio di smarrimento. Per poterlo sottoscrivere serve avere un conto di regolamento presso Poste Italiane, quindi un conto BancoPosta o un Libretto Smart intestato alla stessa persona.
Tutti i movimenti (sottoscrizione, accredito interessi, rimborso) avvengono in modo automatico su quel conto, senza passaggi manuali.
Oltre alla praticità, questa modalità è più sicura perché in caso di furto, smarrimento o decesso del titolare, i dati restano tracciati nei sistemi postali e non si rischia di perdere il capitale. E questo è uno dei motivi per cui, dal 2018 in poi, vengono emessi in forma dematerializzata.
Il funzionamento del buono fruttifero postale dematerializzato è comunque lo stesso di uno cartaceo: si versa una somma, si lascia maturare un rendimento nel tempo e poi si chiede il rimborso in qualunque momento.
Come funzionano i buoni postali dematerializzati
I buoni dematerializzati si sottoscrivono presso un ufficio postale, dal sito o tramite app BancoPosta, e vengono intestati al titolare del conto postale, in particolare, chi è in possesso di:
- BancoPosta;
- BancoPosta Più;
- BancoPosta Click;
- Libretto di risparmio postale.
La cifra minima è di 50 euro e possono essere acquistati solo in multipli di 50.
Dal momento dell’acquisto, l’importo versato inizia a maturare interessi secondo il piano stabilito da CDP.
Quando arriva la scadenza (o se vuoi disinvestire prima), non serve presentarsi allo sportello, il rimborso avviene in automatico.
La somma viene accreditata sul conto associato, comprensiva degli interessi maturati fino a quel momento. È anche possibile chiedere un rimborso parziale, purché resti investito un importo minimo di 50 euro.
Sottoscrizione e cointestazione
I Buoni Fruttiferi Postali dematerializzati sono nominativi, con la possibilità di una cointestazione fino a quattro persone e ognuna delle quattro può, autonomamente , effettuare operazioni di rimborso parziale.
La clausola per quest’ultima opzione, “cpfr” (con pari facoltà di rimborso), può essere anche esclusa al momento della sottoscrizione.
La cointestazione non può avvenire tra maggiorenni e minorenni e tra minorenni. I buoni sottoscritti possono avere una durata variabile dai 18 mesi ai 20 anni.
Questa tipologia di buoni rappresentano un investimento sicuro, perchè garantiti dallo Stato Italiano, con nessun rischio per il capitale nominale (quello iniziale investito), anche se non danno un rendimento proprio esponenziale.
Rimborso e gestione degli interessi
I Buoni Fruttiferi Postali demateriallizzati alla scadenza vengono automaticamente rimborsati sul conto di regolamento collegato. Quindi, a differenza dei Buoni tradizionali, non possono essere trasformati in depositi dormienti che dopo un tot di anni dalla scadenza cadono in prescrizione con la possibilità per l’emittente di non corrispondere più al sottoscrittore nè il capitale nè gli interessi maturati.
Come già descritto, i Buoni Fruttiferi Postali dematerializzati danno la possibilità di essere rimborsati anche parzialmente rispetto al capitale iniziale investito, per importi di 50,00 euro o multipli.
Il rimborso avviene in seguito alla richiesta, da effettuare naturalmente esclusivamente online, con l’accredito sul conto di regolamento collegato. Tutti gli eventuali cointestatari quindi possono chiedere un rimborso parziale anticipato, ad esempio per la quota di loro competenza nel caso di investimento comune di più persone.
Nel caso di rimborso anticipato, parziale o totale, non ci sono perdite sul capitale nominale e vengo corrisposti gli interessi maturati fino a quel momento.
Quali buoni postali possono essere emessi dematerializzati?
Tutte le tipologie di Buoni Fruttiferi Postali possono essere emessi sotto forma sia tradizionale che dematerializzata, ad eccezione di:
I buoni elencati possono essere assegnati solo in forma cartacea fatto salvo il caso dei BFP dedicati ai minori emessi come piano di accumulo.
Perché scegliere i buoni dematerializzati di Poste Italiane?
Il passaggio ai buoni dematerializzati ha diversi pro e contro, è un formato da preferire per lo più da chi preferisce evitare la gestione fisica dei documenti ed utilizza i servizi digitali di Poste, mentre chi preferisce un rapporto diretto e tangibile con il proprio investimento, può continuare a utilizzare la versione cartacea.
Tra i principali vantaggi:
- Nessun rischio di smarrimento o deterioramento del titolo.
- Accredito automatico di capitale e interessi.
- Possibilità di consultare i buoni in tempo reale online.
- Rimborso immediato e tracciabilità completa delle operazioni.
Ci sono però anche alcuni limiti:
- È obbligatorio mantenere attivo il conto di regolamento finché esistono buoni intestati.
- Non si può trasferire un buono su un altro conto senza estinguerlo.
- I buoni non sono cedibili o vincolabili come garanzia.
Come verificare il rendimento dei BFP dematerializzati
Gli interessi maturati sui Buoni Fruttiferi postali non sono il particolare che rende appetibile questo tipo di investimento. Ma, nonostante le percentuali di rendimento irrisorie, chi vuole tenere i suoi risparmi al sicuro, senza costi aggiuntivi, con tutti i vantaggi fin qui esposti e con un minimo rendimento fa sicuramente la scelta giusta.
In qualsiasi momento sul portale di Poste Italiane si può verificare il valore dei Buoni sottoscritti.
Inserendo semplicemente nel form della richiesta:
- la tipologia di BFP;
- data di emissione;
- data di scadenza;
- importo del capitale sottoscritto;
si ottiene il valore attuale del Buono composto da capitale investito più interessi maturati.
Condizioni economiche e rendimenti nel 2025
Nel 2025, i buoni fruttiferi postali offrono diverse soluzioni in termini di durata e rendimento. Ad esempio, chi preferisce un buono a breve termine può scegliere il Buono 3×2 (6 anni, rendimento massimo intorno al 2,75%), mentre chi vuole una soluzione più “tradizionale”, può optare per il Buono Ordinario (20 anni, rendimento finale vicino al 3,25%).
Tutti i rendimenti sono lordi e soggetti a una tassazione del 12,5%, la stessa prevista per i titoli di Stato.
Il vantaggio principale è che non ci sono costi di sottoscrizione né di rimborso. Inoltre, il capitale è garantito: CDP non può fallire come un soggetto privato, perché opera sotto il controllo dello Stato.
Il rischio principale, semmai, è legato all’inflazione , se i prezzi crescono più rapidamente degli interessi, il rendimento reale può ridursi. Inoltre, non c’è rischio di prescrizione, perché il rimborso automatico elimina il problema dei buoni non riscossi entro il termine legale (10 anni dopo la scadenza).
Cosa valutare prima di investire nei buoni dematerializzati
Anche se sono strumenti sicuri, i buoni fruttiferi non sono sempre la scelta ideale per tutti. Chi cerca un rendimento elevato o ha bisogno di liquidità immediata potrebbe trovare prodotti più adatti, come conti deposito o fondi flessibili. Tuttavia, per i risparmiatori prudenti o per chi vuole diversificare il proprio portafoglio, restano un’opzione interessante.
Prima di sottoscrivere, conviene:
- controllare i fogli informativi CDP con tassi e condizioni aggiornate;
- valutare la durata in base alle proprie esigenze;
- ricordare che i rendimenti crescono nel tempo, quindi riscattare troppo presto può ridurre gli interessi maturati.
FAQ – Domande frequenti
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- Cosa significa buono fruttifero dematerializzato?
È un buono postale in formato digitale, registrato su un conto BancoPosta o Libretto Smart, senza titolo cartaceo. - Serve un conto per sottoscriverlo?
Sì, è obbligatorio avere un conto o libretto abilitato, che funge da riferimento per movimenti e rimborsi. - Posso chiedere il rimborso anticipato?
Sì, in qualsiasi momento, ma potresti perdere parte degli interessi previsti. - Ci sono costi di gestione o commissioni?
No, i buoni postali non prevedono costi né al momento della sottoscrizione né del rimborso. - Cosa succede alla scadenza?
L’importo viene accreditato automaticamente sul conto del titolare, senza bisogno di presentarsi allo sportello.
- Cosa significa buono fruttifero dematerializzato?











