Borsa Italiana e valuta europea: due fattori coesi da considerare negli investimenti e nei mutui
Quando si prendono in considerazione degli investimenti finanziari o un nuovo mutuo, è fondamentale tenere d’occhio l’andamento del mercato azionario italiano e della valuta europea. Il mercato azionario italiano, meglio noto come Borsa Italiana, svolge un ruolo significativo nell’economia del Paese e può avere un impatto diretto sulle opportunità di investimento.
Non a caso, gli investitori monitorano attentamente l’andamento delle quotazioni della Borsa Italiana, in particolare degli indici chiave come il FTSE MIB, per valutare lo stato di salute generale dell’economia e individuare potenziali opportunità di investimento.
Tuttavia, oltre al mercato azionario, anche la valuta europea, svolge un ruolo fondamentale nelle decisioni finanziarie ed economiche. Poiché l’Italia fa parte dell’Eurozona, qualsiasi fluttuazione del valore dell’euro può influenzare il costo dei prestiti e incidere sui tassi dei mutui.
Pertanto, è essenziale nel momento in cui si sta valutando la possibilità di accendere un mutuo, tenersi informati non solo sulla Borsa ma anche sull’andamento dell’euro e su eventuali variazioni dei tassi di interesse.
Fluttuazioni economiche e geopolitiche
Un altro fattore da considerare quando si investe o si accende un mutuo è il contesto economico globale. L’andamento delle principali economie mondiali, come Stati Uniti, Cina e Germania, può avere un effetto indiretto sull’economia e sui mercati finanziari italiani.
Un chiaro esempio arriva dall’avvento del Covid-19 in cui i mercati globali hanno rallentato e aumentato i tassi di inflazione, non solo nei loro paesi di origine ma anche in campo economico internazionale.
Eventi globali, come controversie commerciali, rallentamenti economici o tensioni geopolitiche, possono creare volatilità nel mercato azionario e avere un impatto sui tassi di cambio.
Basti pensare al continuo aumento dei tassi di interessi variabili nei mutui in Europa a seguito del conflitto russo-ucraino, il quale costringe la Banca Europea a continui aggiornamenti fiscali.
Per questo motivo, quando si decide di fare una qualsiasi operazione finanziaria, è necessario valutare l’ordine degli eventi nazionali, europei e mondiale, così da avere un maggiore raggio di azione sugli investimenti e sui potenziali mutui.
Un accorgimento ulteriore per gli investimenti e i mutui
Un errore comune che viene fatto dall’investitore locale è quello di non analizzare i settori e le industrie specifiche che stanno guidando la crescita economica del Paese e le eventuali zone economiche in ribasso.
L’Italia ha una forte presenza nei settori dei beni di lusso, nella produzione automobilistica e nel turismo. La comprensione delle dinamiche di questi settori può aiutare gli investitori a identificare potenziali opportunità di investimento e a valutare con maggiore consapevolezza il loro profilo di rischio.
Invece, per quanto riguarda i mutui vanno tenuti in conto i tassi di interesse, e soprattutto la distinzione tra fisso e variabile. Il primo rimane uguale per tutta la durata del rapporto finanziario, mentre il tasso variabile è soggetto alle fluttuazioni di mercato e talvolta può salire o scendere a ritmi vertiginosi.
Ciò non significa che il tasso fisso sia più vantaggioso rispetto a quello variabile, ma solo che offre un salvagente contro gli aggiornamenti delle politiche delle banche centrali a seguito di eventi geopolitici o rallentamenti di mercato.
Malgrado ciò, il tasso variabile può rivelarsi un vantaggio quando la situazione economica generale è stabile e il mutuo non ha una durata decennale.