L’erede può anche decidere di non accettare l’eredità a lui destinata dalla persona defunta, tale rinuncia presuppone l’apertura della successione dopo la morte che deve essere formalizzata da chi ha titolo per farlo.
Nel caso in cui l’erede sia un minore, un interdetto, un inabilitato o una persona giuridica, la dichiarazione di rinuncia dovrà essere presentata da chi ne esercita la rappresentanza legale.
Ci sono dei costi da sostenere in caso gli eredi decidano di rifiutare l’eredità, alcuni sono fissi e altri variabili.
Ma vediamo quando è possibile fare la rinuncia, l’iter da seguire e quanto costa non accettare l’eredità.
Cosa comporta non accettare l’eredità
L’acquisto dell’eredità non è automatica al momento del decesso, i soggetti chiamati in causa devono, tramite un atto di accettazione, espressa o tacita, accettarla. Questo vale sia per la successione legittima che per quella testamentaria.
L’erede che subentra acquista tutto il patrimonio del defunto, sia in “attivo” (proprietà, crediti) che in “passivo” (debiti), pertanto, la legge permette a quest’ultimo di valutare la convenienza di accettare o meno l’eredità offerta.
Tramite la rinuncia all’eredità, l’erede dichiara in modo formale e solenne di non volere l’eredità e di non subentrare nel rapporto col defunto. La rinuncia non può essere parziale ma deve riguardare l’intera eredità, quindi, non è possibile rinunciare solo ad alcuni beni.
In caso di mancato rispetto delle formalità, la rinuncia è invalida e il rinunciante viene considerato ancora un erede.
Come si rinuncia all’eredità: i documenti
La rinuncia dell’eredità deve avvenire secondo le forme stabilite dalla legge, è necessario redigere una dichiarazione di rinuncia davanti a un notaio o, in alternativa, presso la cancelleria del Tribunale territoriale di competenza per la successione.
Per la redazione occorrono:
- Certificato di morte o autocertificazione;
- Documento d’identità in corso di validità;
- Codice fiscale del defunto e dell’erede rinunciante;
- Copia conforme del testamento ( se esiste);
- Nota di iscrizione a ruolo;
- Una marca da bollo da € 16,00;
- Versamento per la registrazione di 200€ da effettuare dopo la redazione dell’atto.
In caso di erede minore/interdetto/inabilito o persona giuridica, occorre allegare anche una copia conforme dell’autorizzazione del Giudice Tutelare.
Quanto costa la rinuncia all’eredità?
I costi per la rinuncia all’eredità includono tasse e imposte e, come abbiamo visto, sono necessari 16 euro per la marca da bollo da applicare sull’atto originale e 200 euro per la registrazione della dichiarazione.
A questi si aggiungono un ulteriore marca da bollo di 16 euro e un’altra di 18 euro per ritirare la copia conforme all’origine dell’atto.
I costi del notaio
Il costo del notaio è variabile e dipende dal professionista che svolgerà la procedura per la rinuncia. Il vantaggio di affidarsi a un notaio è dato dai tempi più rapidi per portare a termine il tutto, ma è anche la più costosa perché bisogna pagare la parcella che ha un costo medio di 700/900 euro.
La rinuncia dell’eredità in Tribunale, invece non richiede costi aggiunti oltre le tasse e i bolli ma i tempi di attesa sono più lunghi ( in base al tribunale) e la gestione della procedura deve essere effettuata in autonomia col rischio di commettere qualche errore.