Quanto costa l’assicurazione sulla vita? Per capire l’ammontare del premio e stipulare la polizza più conveniente occorre prima individuare la formula più vicina alle tue esigenze. Si tratta di una polizza che mette al sicuro te e i tuoi cari da eventi imprevisti e gravi come una scomparsa prematura, la perdita del lavoro o l’infortunio. Questa polizza ci dà una sicurezza aggiuntiva per superare questi momenti ma sul mercato esistono tante tipologie di polizza e numerose compagnie per cui, per capire i costi, eccoti le variabili che devi considerare. 

costo assicurazione sulla vita

 Leggi sempre bene il contratto 

Le polizze vita hanno costi variabili per via di spese accessorie, fattori di rischio, servizi aggiuntivi e differenze tra le varie compagnie sul mercato. Per questo non esiste un costo fisso ma tante voci di spesa che, sommate, determineranno il premio finale. Per questo prima di firmare qualsiasi contratto dovresti leggere con attenzione le condizioni economiche e valutare i costi di apertura, di gestione e le tasse. A queste voci si aggiungono i costi medi annui e il rendimento minimo garantito, due valori da tenere sotto controllo prima che il prezzo salga alle stelle e il premio di copertura risulti meno invitante di quanto ci aspettavamo. In generale il costo della polizza incide molto sul budget familiare e, quindi, per evitare spiacevoli sorprese, dovresti avere un’idea del costo massimo che la compagnia potrebbe recapitarti. 

 I costi di caricamento

Quindi quando ti rivolgerai ad una compagnia questa ti farà delle domande sul tuo stile di vita e, successivamente, ti manderà un preventivo con tutte le condizioni. In questo documento troverai i costi di caricamento, ovvero l’onere che la Compagnia preleva dalla tua spesa ma che non è sempre obbligato a dichiarare. A volte viene espresso in percentuale e, quindi, va ad incidere significativamente sul capitale versato dall’assicurato. I costi di caricamento sono una specie di percentuale commerciale che la Compagnia trattiene periodicamente, ovvero al pagamento del premio. Poi dovrai calcolare la percentuale sul rendimento minimo garantito annualmente, così come previsto dal contratto che hai per le mani. Si tratta di un costo poco visibile per il consumatore ma incide che notevolmente sul capitale di rendimento e non su quello che andrai a versare.

 

Tasso tecnico e tasso di retrocessione

In pratica il patrimonio che metterai da parte verrà decurtato dai caricamenti in base a due valori: il tasso tecnico e il tasso di retrocessione. Il primo si aggira sul 2,5% ed è la somma minima garantita in caso di risarcimento. Il tasso di retrocessione, invece, è quanto recupererai a seguito della rivalutazione annuale. Questo significa che se la gestione è pari al 2%, a te verrà riconosciuto l’80% del 2,5% mentre il resto finirà alla compagnia. 

 

Penale, riscatto e altri costi

Poi ci sono da considerare i costi di penale per l’estinzione anticipata. Si tratta di una situazione che può capitare, per esempio quando non puoi più versare il premio per svariate ragioni. In questo caso ci troviamo in “riscatto” e la Compagnia applicherà una penale fissa o calcolata in percentuale in base al capitale maturato. Ci sono poi altri costi aggiuntivi, ovvero quelli che potrebbero dipendere dall’apertura, dalla chiusura, dalla gestione e dalle tesse. Sono costi impossibili da prevedere proprio perché dipendono dalla qualità della vita che conduci, dal rischio calcolato dalla Compagnia e quanto questa guadagna  sull’attivazione delle Polizze. Prima di firmare un contratto, quindi, chiedi una previsione di lungo raggio del costi e valuta con il consulente tutte le possibili situazioni di riscatto, di rimborso o di aumento e diminuzione del premio. 

 

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