In piena emergenza pandemia da coronavirus e con lo stop delle attività produttive il Governo Conte ha previsto la possibilità per le Partite IVA e per i Lavoratori Autonomi di richiedere il Bonus 600 euro.

Entro la fine di questa settimana INPS, dopo il caos iniziale del primo aprile, procederà all’erogazione di questo interessante beneficio di natura economica, ma solo per chi ha presentato la domanda.

Si fa sempre più concreta la possibilità che il Bonus 600 euro per Partite IVA e Lavoratori Autonomi aumenti ad 800 euro per il mese di aprile.

Ma, per essere certi, è necessario attendere l’approvazione del Decreto Aprile che verrà emanato dall’Esecutivo entro la fine del corrente mese.

Bonus 600 euro INPS per Partite IVA e Lavoratori Autonomi: a chi spetta?

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Chi ha diritto a richiedere il Bonus 600 euro INPS?  
L’indennità di 600 euro è riconosciuta alle Partite IVA appartenenti a vari tipi di categorie, individuate dagli articoli 27, 28, 29, 30 e 38 del Decreto Cura Italia:
·       a tutte le Partite IVA attive al 23 febbraio 2020,
·       ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago;
·       ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla Gestione separata;
·       ai lavoratori stagionali del settore turistico e termale;
·       ai lavoratori del settore spettacolo;
·       ai lavoratori del settore agricolo.
Pertanto, il Bonus 600 euro Partite IVA spetta a tutti i Liberi Professionisti e ai Professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, lavoratori del settore spettacolo, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali.
Il Bonus 600 euro viene erogato dall’INPS e non è cumulabile con il reddito di cittadinanza.
Il Bonus 600 euro Partite IVA e Lavoratori autonomi è una indennità “una tantum” che ha scatenato la reazione ed il malcontento delle stesse.
Per questo, molto probabilmente, il Bonus 600 euro INPS sarà riconfermato, ma addirittura incrementato nel provvedimento del Governo del mese di Aprile.

Bonus 600 euro Partite IVA e Lavoratori Autonomi: quali sono i requisiti necessari?

Il Bonus 600 euro spetta ai professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa con i seguenti requisiti:
·       titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla data del 23 febbraio, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata,
·       partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo,
·       lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago,
·       lavoratori iscritti alle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi artigiani, coltivatori diretti, mezzadri, coloni, e commercianti,
·       imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione autonoma agricola.
Il bonus 600 euro INPS è riconosciuto alle categorie sopraelencate sempre che non siano titolari di pensione.
Anche i lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo possono richiedere il Bonus 600 euro, purchè non titolari di pensione.
Possono richiedere il Bonus 600 euro INPS anche i lavoratori dello spettacolo con i seguenti requisiti:
·       iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019;
·       non titolari di pensione;
·       un reddito non superiore a 50.000 euro;
·       non titolari di rapporto di lavoro dipendente.

Bonus 600 euro Lavoratori autonomi: domanda INPS come si fa?

Le domande per il bonus 600 euro Lavoratori Autonomi potranno essere fatte online, direttamente sul sito dell’INPS a partire dal 1° aprile.
L’importo spettante sarà di 600 euro e sarà erogato come indennità per il mese di marzo.
I primi pagamenti sono iniziati ad essere accreditati dal 15 aprile, come conferma una breve nota sul sito dell’INPS, che comunicherà agli interessati con un SMS o un email “l’accredito della somma sul conto corrente bancario o l’ufficio postale indicati all’atto della domanda”.
L’INPS, in merito alle tempistiche di accredito del Bonus 600 euro, aveva spiegato che avrebbe fatto fede la data di invio della domanda, ma che il riconoscimento dell’indennità non avrebbe seguito prettamente un criterio cronologico.
Alcune domande, seppur arrivate prima di altre, hanno richiesto più tempo, per questo motivo l’INPS ha specificato che avrebbe seguito l’ordine di verifica.
Ad oggi non a tutti è stato accreditato il bonus 600 euro.
Per fare domanda Bonus 600 euro è necessario essere in possesso delle credenziali di accesso ai servizi INPS online:
·       PIN dispositivo rilasciato dall’INPS (per alcune attività semplici di consultazione o gestione è sufficiente un Pin ordinario);
·       Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
·       SPID di livello 2 o superiore;
·       Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE).
Ricordiamo che per richiedere il PIN INPS è necessario utilizzare uno dei seguenti canali:
·       sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio “Richiesta PIN”;
·       Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 164164 (a pagamento da rete mobile).
È possibile contattare anche il Contact Center integrato:
·       da rete fissa il numero verde 803 164, gratuitamente;
·       da cellulare, a pagamento in base al proprio piano tariffario, il numero 06 164164.
Gli orari per presentare la domanda sono i seguenti:
·       dalle 8:00 alle 16:00 hanno accesso al sito patronati, commercialisti e consulenti del lavoro;
·       dalle 16:00 alle 8:00 i cittadini.
Una volta presentata la domanda il sistema conferma il buon esito dell’invio.
Nei prossimi giorni, i diretti interessati potranno verificare la situazione della propria domanda nell’apposita procedura “in fase di completamento”.

Bonus 600 euro INPS e altre indennità: è possibile cumularle?

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Il Bonus 600 euro INPS non può essere riconosciuto a chi già percepisce il reddito di cittadinanza.
Inoltre, non è compatibile se si percepisce:
·       le pensioni dirette a carico, anche pro quota, dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO),
·       l’assegno ordinario di invalidità di cui alla legge 12 giugno 1984, n. 222,
·       l’indennità Ape sociale.

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