Bilancino di verifica: cos’è, come si compila e a cosa serve
Il bilancino di verifica è uno degli strumenti più utili per chi gestisce la contabilità aziendale, serve a verificare che le registrazioni contabili siano corrette e che il sistema dei conti sia in equilibrio, prima di procedere con la redazione del bilancio vero e proprio. In altre parole, è una fotografia dei conti che consente di controllare se le scritture in partita doppia sono state registrate correttamente.
Cos’è il bilancino di verifica e a cosa serve
Il bilancino di verifica, chiamato anche bilancio di verifica, è un prospetto contabile che riporta tutti i conti del piano dei conti, con il relativo saldo dare e avere aggiornato. Viene redatto periodicamente (mensilmente, trimestralmente o a fine anno) per controllare che la contabilità sia in equilibrio e che non ci siano errori di registrazione.
In un sistema di contabilità ordinaria, ogni operazione viene registrata in partita doppia, cioè in due conti contrapposti. Il bilancino serve quindi a verificare la correttezza di questo principio: la somma dei saldi dare deve essere uguale alla somma dei saldi avere.
Se i due totali coincidono, la contabilità è corretta, se non coincidono, significa che esiste un errore di registrazione, che deve essere individuato e corretto prima della chiusura del periodo.
Oltre alla funzione di controllo, il bilancino di verifica ha anche un valore informativo:
- permette di conoscere l’andamento dei conti economici e patrimoniali in qualsiasi momento;
- consente di predisporre bilanci intermedi o preconsuntivi;
- aiuta l’imprenditore o il commercialista a prendere decisioni basate su dati aggiornati.
Di fatto, il bilancio di verifica è la base su cui si fonda la redazione del bilancio d’esercizio, perché da lì vengono poi riclassificati i conti nel conto economico e nello stato patrimoniale. È quindi una tappa obbligata nel processo contabile di qualsiasi impresa, anche per quelle di piccole dimensioni.
Come si compila un bilancino di verifica?
Compilare un bilancio di verifica non è difficile, ma richiede ordine, precisione e una buona conoscenza delle logiche contabili. Il documento si costruisce a partire dai saldi dei conti registrati nel libro mastro: per ciascun conto, si riportano le movimentazioni in Dare e in Avere, calcolando poi il saldo finale. L’obiettivo è arrivare a una tabella in cui la somma complessiva delle colonne Dare e Avere risulti identica.
Il prospetto del bilancino di verifica contiene in genere quattro elementi: il nome del conto, il saldo Dare, il saldo Avere e il saldo finale, positivo o negativo. Ogni voce del piano dei conti deve essere inserita, anche quelle con saldo zero, per garantire completezza e trasparenza. Dopo aver riportato tutti i conti, si effettua la somma: se i totali coincidono, la contabilità è formalmente corretta; se non tornano, bisogna verificare dove si trova l’errore.
Vediamo un bilancio di verifica esempio semplificato:
| Conto | Dare (€) | Avere (€) |
|---|---|---|
| Cassa | 3.500 | – |
| Banca | 2.000 | – |
| Clienti | 4.000 | – |
| Fornitori | – | 3.000 |
| Merci c/vendite | – | 4.000 |
| Merci c/acquisti | 2.500 | – |
| Costi per servizi | 1.000 | – |
| Capitale sociale | – | 6.000 |
| Totale | 13.000 | 13.000 |
Come vedi, i due totali coincidono, segno che le registrazioni sono state effettuate correttamente. In ogni caso, non basta che i numeri tornino, serve anche un controllo di coerenza logica. Ad esempio, se il saldo del conto “Cassa” è molto più alto del solito, potrebbe esserci un versamento non registrato in banca o un errore di imputazione.
Oggi, la maggior parte delle aziende utilizza software gestionali (come TeamSystem, Zucchetti o Datev Koinos) che generano il bilancino automaticamente. Anche in questo caso, però, la verifica manuale resta indispensabile: solo un occhio esperto può valutare la congruenza dei dati e interpretare correttamente il significato economico dei saldi.
Differenze tra bilancino di verifica e bilancio d’esercizio
Molti confondono il bilancino di verifica con il bilancio di esercizio, ma si tratta di due strumenti diversi per funzione, contenuto e destinatari. Il bilancino è un documento interno, utilizzato per il controllo contabile, mentre il bilancio d’esercizio è un documento ufficiale, da approvare e depositare.
Il bilancino nasce per verificare la correttezza delle scritture e per fornire una base attendibile al bilancio finale. Il bilancio d’esercizio, invece, riclassifica quei dati nei due schemi fondamentali: stato patrimoniale e conto economico, evidenziando rispettivamente la situazione patrimoniale e il risultato economico dell’impresa.
In pratica, il bilancino di verifica è il punto di partenza, la “bozza numerica” che consente di capire se tutto è in ordine. Senza questo passaggio, il bilancio finale rischia di essere costruito su dati incoerenti o incompleti. Ecco perché, in qualunque contabilità ordinaria, il bilancino non è una semplice formalità, ma una vera e propria fase del processo amministrativo.
| Aspetto | Bilancino di verifica | Bilancio d’esercizio |
|---|---|---|
| Finalità | Controllo interno e verifica delle scritture | Rappresentazione ufficiale della situazione aziendale |
| Frequenza | Periodica (mensile, trimestrale, annuale) | Annuale |
| Contenuto | Tutti i conti con saldi Dare e Avere | Riclassificazione in Conto Economico e Stato Patrimoniale |
| Destinatari | Interni (imprenditori, contabili, consulenti) | Esterni (soci, banche, fisco) |
Quando redigere un bilancino di verifica?
La frequenza con cui redigere un bilancino di verifica dipende dalle dimensioni, dalla complessità e dal grado di controllo che si vuole mantenere sulla gestione aziendale. Le imprese strutturate lo elaborano ogni mese, per monitorare costantemente i movimenti contabili e avere sempre il polso della situazione. Le piccole realtà, invece, possono predisporlo su base trimestrale o semestrale, purché venga aggiornato almeno prima della chiusura dell’esercizio.
Redigere il bilancino con regolarità offre numerosi vantaggi:
- consente di individuare tempestivamente errori e squilibri;
- permette di analizzare margini, costi e ricavi durante l’anno;
- facilita la pianificazione di cassa e il controllo della liquidità;
- semplifica notevolmente il lavoro del commercialista al momento della chiusura annuale.
Le imprese che utilizzano gestionali evoluti possono persino generare bilanci di verifica per centro di costo, reparto o filiale, rendendo l’analisi contabile più dettagliata e utile al controllo di gestione.
FAQ – Domande utili sul bilancino di verifica
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Qual è la differenza tra bilancino di verifica e bilancio di verifica?
Sono la stessa cosa: “bilancino” è un termine più informale. Entrambi indicano il prospetto che mostra i saldi Dare e Avere dei conti per controllare la correttezza delle scritture contabili. -
Ogni quanto si redige il bilancino di verifica?
Dipende dalle esigenze aziendali: può essere mensile, trimestrale o semestrale. L’importante è farlo almeno prima della chiusura dell’esercizio per verificare che i conti tornino. -
Cosa significa se i totali non coincidono?
Se la somma dei saldi Dare e Avere non coincide, c’è un errore contabile. Il bilancino serve proprio a individuare e correggere queste differenze. -
Si può fare un bilancio di verifica con Excel?
Sì, soprattutto nelle contabilità più semplici. In alternativa, i software gestionali come TeamSystem o Zucchetti generano automaticamente il prospetto, riducendo il rischio di errori. -
Il bilancino di verifica è obbligatorio?
No, non è previsto dalla legge, ma è una buona pratica contabile che garantisce maggiore controllo e precisione nei dati del bilancio d’esercizio.











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