In un’altra parte della nostra guida all’Ecobonus auto 2019 abbiamo parlato della rottamazione dell’auto vecchia, una opportunità che ci permette di incrementare il livello del beneficio. Tuttavia, non è possibile fruire dell’ecobonus aumentato in caso di rottamazione di un vecchio veicolo se quest’ultimo è Euro zero.
Le eccezioni al bonus rottamazione
Si tenga infatti conto che la legge di Bilancio (articolo 1, comma 1031) ha previsto prevede un importo maggiorato solo agli acquirenti che consegnano al venditore per la rottamazione un esemplare appartenente alle classi ambientali:
- Euro 1: 91/441/CEE, 91/542/CEE punto 6.2.1.A o 93/59/CEE,
- Euro 2: 91/542/CEE punto 6.2.1.B, 94/12/CE, 96/1/CE, 96/44/CE, 96/69/CE o 98/77/CE,
- Euro 3: 98/69/CE, 98/77/CE rif 98/69/CE A, 1999/96/CE A, 1999/102/CE rif. 98/69/CE, 2001/1/CE rif 98/69/CE, 2001/27/CE A, 2001/100/CE A, 2002/80/CE A o 2003/76/CE A,
- Euro 4: 98/69/CE B, 98/77/CE rif. 98/69/CE B, 1999/96/CE B, 1999/102/CE rif. 98/69/CE B, 2001/1/CE rif. 98/69 CE B, 2001/27/CE B, 2001/100/CE B, 2002/80/CE B, 2003/76/CE B, 2005/55/CE B1 o 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B1.
Dunque, sembrerebbero essere escluse dal beneficio supplementare (che, rammentiamo, consiste in un incremento a 6.000 euro da 4.000 per i mezzi elettrici e a 2.500 da 1.500 per gli ibridi plug in, le auto che non rispettano nemmeno lo standard antinquinamento europeo che impose per la prima volta – almeno sulle vetture a benzina (per le diesel se ne poté fare a meno per qualche tempo ancora) – la marmitta catalitica.
Occhio alla data di immatricolazione
Ad ogni modo, c’è un ulteriore elemento che complica il quadro, ma apre una possibilità marginale per i proprietari di auto più vecchie.
Si tenga infatti in considerazione che la direttiva che introdusse lo standard di cui sopra fu la 91/441, che entrò pienamente in vigore il 1° gennaio 1993. Dunque, non sono escluse dal beneficio supplementare i mezzi che erano stati immatricolati prima di questa data!
In ogni caso, l’esclusione dei veicoli Euro zero dai benefici non dovrebbe interessare “troppi” consumatori, visto e considerato che – stando ai dati forniti per la fine del 2017 – in Italia erano presenti circa 1,5 milioni di veicoli appartenenti a questa classe, pari a circa il 4% dell’intero parco circolante. Probabilmente, il legislatore ha ritenuto trascurabile il loro ruolo e, dunque, ha provveduto ad escluderle per questo motivo dal beneficio. �ݕ