L’Italia è uno tra i Paesi in Europa con il più alto prezzo del carburante e, per venire incontro alle notevoli spese che le imprese devono sostenere, lo Stato ha introdotto quella che è stata poi comunemente e impropriamente definita “Carbon Tax”, ovvero la possibilità di ottenere un rimborso sulle accise del gasolio. Questa agevolazione fiscale permette, per l’appunto, di ottenere un rimborso sull’accisa del gasolio pari fino a 0,214 euro per ogni litro consumato. La cifra sale poi fino a 432.18 ogni mille litri di gasolio consumato per la forza motrice necessaria ad azionare le macchine operatrici. Vediamo a chi spetta il rimborso e come ottenerlo.
Rimborso accise sul carburante, chi sono i beneficiari
Il rimborso accise sul carburante spetta alle imprese che, al fine di poter svolgere il proprio lavoro, devono usare uno o più autocarri per trasportare la merce in conto proprio o per conto di terzi. In tal caso il rimborso può essere richiesto se gli autocarri sono di categoria Euro5 o superiore e abbiano una massa complessiva a pieno carico di 7,5 tonnellate. Sono, invece, esclusi gli autocarri più inquinanti, cioè quelli di categoria Euro0, Euro1, Euro2, Euro3 ed Euro4, neppure se viene installato il filtro antiparticolato (FAP), in quanto, rispetto ai criteri per avere il rimborso, non rispettano i sistemi di sicurezza necessari.
Possono beneficiare del rimborso anche:
- Gli enti pubblici e le imprese pubbliche locali che fanno attività di trasporto;
- Le imprese esercenti autoservizi statali, regionali e locali;
- Gli enti pubblici e le imprese esercenti trasporti a fune in servizio per trasporto di persone.
Quando si può ottenere il rimborso
La domanda per avere il rimborso deve essere inoltrata telematicamente all’Agenzia delle Dogane al termine di ogni trimestre e dopo 60 giorni l’importo chiesto come rimborso verrà accreditato. Potrebbe, però, anche capitare di ricevere dall’Ufficio Dogane una lettera di riconoscimento del credito e ciò implica che non si debbano attendere i 2 mesi per avere il credito. Tendenzialmente sono necessari 60 giorni perché in questo caso vige il cosiddetto principio del silenzio-assenso, ovvero se al termine dei 60 giorni non c’è nessun diniego vuol dire che l’istanza è stata accettata. Occorre, inoltre, ricordare che i rimborsi sono retroattivi di 2 anni, per cui si può richiedere anche un rimborso sul gasolio consumato negli ultimi due anni.
Come richiedere il rimborso accise sul carburante
Si può recuperare l’importo speso per le accise sul gasolio in due modi:
- In compensazione, cioè il credito è usato come credito d’imposta mediante modello F24 e per cui lo si può utilizzare solo dopo esplicito riconoscimento dell’ufficio competente sul territorio o dopo che siano trascorsi i canonici 60 giorni;
- Come rimborso, cioè l’importo viene accredito sul conto corrente del beneficiario a titolo di rimborso per le spese sostenute
Occorre precisare che, per legge, il rimborso può essere calcolato solo sui litri di gasolio effettivamente consumati e fatturati. Nell’eventualità non si disponga delle fatture e si debba però richiedere il rimborso cosa si può fare? Secondo la norma, la fattura deve essere rilasciata entro il 15 del mese successivo a quello della consegna e può avere carattere riepilogativo delle cessioni del mese di riferimento. È ammessa anche la fatturazione differita, purché vengano riportate le bolle di consegna o similari documenti emessi dal gestore dell’impianto in cui sia indicata la data, i dati dell’acquirente, la quantità e la qualità del prodotto rifornito e quanto si è speso.
Insomma, per avere il rimborso accise sul gasolio bisogna rispettare una specifica procedura, un determinato iter che per alcuni potrebbe risultare complesso. Motivo per cui in tanti preferiscono affidarsi a professionisti del settore, per risolvere più facilmente le questioni amministrative e legali e ottenere il rimborso accise sul carburante!