Pagare un F24 in ritardo non è una mancanza grave, ma cosa succede se il versamento avviene qualche giorno dopo la scadenza?

Le tasse vanno sempre pagate entro i termini, il pagamento anche ritardato di un solo giorno viene considerato un omesso pagamento.

L’ente considera il pagamento non ricevuto e può avviare l’iter di riscossione a titolo di imposte non versate (omissione completa) o a titolo di sanzione e interessi per il ritardo del versamento.

Cosa succede in caso di F24 pagato in ritardo

È sufficiente un minimo ritardo per essere considerati in sanzione. Non pagare le tasse vuol dire commettere una violazione precisa: omesso o ritardato pagamento.

L’ente accertatore applica una sanzione del 30% calcolata sul totale dell’imposta non versata a cui si sommano gli interessi per ogni giorno di ritardo. In alcuni casi, potrebbero anche essere applicate delle sanzioni penali.

È quindi importante rimediare velocemente perché l’omesso versamento può essere molto grave. Questa gravità riguarda quelle persone che non pagano le tasse e non fanno niente per rimediare.

I contribuenti possono avvalersi di uno strumento per rimediare alla maggior parte delle violazioni relative all’omesso versamento: il ravvedimento operoso.

Pagamento F24 in ritardo calcolo ravvedimento operoso

Il ravvedimento operoso è un pagamento maggiorato pensato per i contribuenti che vogliono sanare la propria situazione, prima che vengano avviati dei procedimenti dall’ente di riscossione.

A calcolare il ravvedimento operoso è il contribuente, che deve tener conto di queste maggiorazioni:

  • 0,1% se il pagamento avviene entro 14 giorni dalla scadenza;
  • 1,5% se il pagamento avviene in un periodo compreso tra 15 e 30 giorni dopo la scadenza;
  • 1,67% se il pagamento avviene entro 90 giorni dalla scadenza;
  • 3,75% se il pagamento avviene entro un anno dalla scadenza;
  • 5% se il pagamento avviene entro due anni dalla scadenza.

Qualora il contribuente non paga l’F24 integrato con il ravvedimento operoso, riceve un avviso bonario da parte dell’Agenzia delle Entrate. La sanzione sarà del 10% dell’imposta omessa e va il pagamento deve essere effettuato entro 30 giorni dalla ricezione. Se anche questo avviso viene ignorato, scatta la cartella esattoriale con sanzione minima del 30%.

È possibile rivolgersi all’ADE per chiedere la rateizzazione dell’avviso bonario in 4 rate per gli importi fino a 5.000 euro, e un massimo di 20 rate per cifre più alte.

Pagamento F24 senza ravvedimento operoso

Come anticipato, se il contribuente paga l’F24 con ritardo e non aggiunge l’importo del ravvedimento operoso, scatta una sanzione del 30%. Questa viene aggiunta solo in caso di accertamento fiscale, ma è meglio evitare di rischiare inutilmente e provvedere al pagamento seguendo la procedura messa a disposizione dallo strumento.

Cosa succede in caso di ritardo di un solo giorno nel pagamento? In passato si rischiava la sanzione, invece, a partire dal 2018, un solo giorno di ritardo nel pagamento non viene più sanzionato, perché viene riconosciuta l’assenza di intenzionalità del non pagare.

Il ravvedimento operoso può essere pagato direttamente nella compilazione dell’F24, se si tratta di pagare imposte sui redditi, IVA o IRAP, mentre va inserito nel modello F23 se si tratta di imposta di registro o tributo indiretto.

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