Con il termine metalli preziosi si intendono tutti i metalli caratterizzati da una particolare resistenza chimica e da specifiche proprietà fisiche e tecnologiche. Tuttavia ciò che rende i metalli preziosi tali è la scarsa quantità disponibile.
I metalli preziosi più noti sono: Oro, argento, rame, palladio, platino oltre a questi però esistono anche iridio, rodio, rutenio e osmio.
Le persone che decidono di investire in metalli preziosi scelgono principalmente di investire in oro, a seguire argento, platino e palladio. Vediamo ora più in dettaglio i principali metalli preziosi:
ORO (Au)
Utilizzato fin dalla preistoria per la creazione di oggetti ornamentali, oggi l’oro è una delle migliori forme di investimento in metalli preziosi. Caratterizzato per essere un metallo facilmente malleabile e duttile l’oro è stato dal 1944 al ’71 alla base del sistema monetario internazionale. I più grandi produttori d’oro mondiali sono Cina, USA e Australia mentre i più grandi detentori sono le Banche Centrali, in particolar modo la FED (Banca Centrale Americana). L’oro è utilizzato principalmente per la creazione di gioielli dove viene legato ad altri metalli a causa della sua eccessiva tenerezza.
ARGENTO (Ag)
Caratterizzato per essere il metallo con la più alta conducibilità, l’argento in passato (grazie alla sua facile reperibilità) era molto utilizzato. Oggi l’argento viene utilizzato, al contrario dell’oro, più nel settore industriale che non nella per la realizzazione di gioielli. In particolare, grazie alla sua alta conducibilità, viene utilizzato per nel settore elettronico e fotografico.
PLATINO (Pt)
Il Platino è uno dei metalli più nobili ed il suo nome deriva dallo spagnolo e significa “piccolo argento”. Il platino è un metallo duttile, malleabile e resistente a corrosione e ossidazione dunque molto adatto alla produzione di gioielli. Il platino è molto più raro e costoso dell’oro a causa della sua scarsa disponibilità. Il maggior produttore mondiale di platino è il Sud Africa (dove si trova l’80per cento delle riserve). Grazie alla sua capacità catalitica questo metallo viene utilizzato principalmente per la pulizia dei gas di scarico dei tubi di scappamento nei veicoli diesel. Il secondo settore di investimento, per importanza, è la produzione di gioielli.
PALLADIO (Pd)
Scoperto nel 1803, il Palladio è un metallo raro appartenente al gruppo del platino. Le caratteristiche che distinguono questo metallo sono la sua scarsa densità, la duttilità e la permeabilità all’idrogeno. Tra tutti i metalli preziosi appartenenti al gruppo del platino, il palladio, ha la temperatura di fusione più bassa (1555°C). Come per il platino il principale produttore di palladio è il Sud Africa ed il settore di principale in cui viene utilizzato è il medesimo.
I mercati dei metalli preziosi
Per quanto riguarda oro e argento la contrattazione dei metalli preziosi risale al 1648, ma è solo con la nascita del London Silver Fixing (1897) e del London Gold Fixing (1919) che assistiamo alla nascita del mercato così come lo conosciamo oggi. Il London Gold Fixing stabilisce due volte al giorno il prezzo dell’oro mentre il London Silver Fixing solo una volta al giorno, entrambe con un processo molto simile.
Platino e Palladio sono invece due metalli molto più “giovani”. Il platino è stato scoperto nel 1751 e il palladio nel 1803. Anche in questi due casi però Londra è il mercato di riferimento principale e vide nel 1987 la nascita del London Platinum and Palladium Market.
Il prezzo del platino e del palladio viene indicato in dollari per oncia (come per oro e argento) ed i principali attori di questo mercato sono: associati (società riconosciute per il loro lavoro di contrattazione e vendita ), full (tutti i membri che hanno fondato il mercato e le società riconosciute per i loro meriti), affiliati (membri che hanno ottenuto il riconoscimento per la loro partecipazione al mercato).
In conclusione dunque i principali metalli preziosi sono Oro, Argento, Platino e Palladio. Per ogni metallo esiste un mercato di riferimento che ne stabilisce il prezzo all’oncia. Oro, in primis, e argento sono i materiali in cui si investe maggiormente mentre palladio e platino, essendo più recenti, vengono dopo.
Metalli preziosi investimenti in materie prime
Se vuoi diversificare il tuo portafoglio sicuramente investire nel mercato delle materie primepuò essere la scelta giusta. Tuttavia per fare un buon investimento è fondamentale sapere quali sono i meccanismi sottostanti a questo mercato.
Il mercato delle materie prime si divide in due categorie: mercato tradizionale e non tradizionale. Le materie appartenenti al mercato tradizionale (energia, metalli preziosi, metalli industriali, prodotti agricoli) vengono negoziate in borsa attraverso contratti tradizionali e l’investitore può accedervi direttamente. Le materie prime appartenenti al mercato non tradizionale (minerali di ferro, carbone, energie, diamanti) non sono negoziate in borsa e sono accessibili solo attraverso l’acquisto di azioni delle imprese interessate.
Il mercato delle materie prime si svolge prevalentemente online tramite i servizi offerti dai broker ed è un mercato non regolato il che ci impone di applicare la massima attenzione.
Se vogliamo investire nel mercato delle materie prime dobbiamo tener conto di alcune variabili che non sono presenti in altri tipi di investimento, i prezzi delle materie sono condizionati da:
- andamento della crescita economica, tassi di interesse e inflazione
- variazione nella disponibilità delle scorte di una materia prima
- condizioni meteorologiche, catastrofi naturali etc
- eventuali rischi geopolitici
A causa della crisi finanziaria globale l’investimento in materie prime ha visto una crescita negli ultimi anni, vista la diversificazione del portafoglio che offre, tanto che ormai il mercato materie prime è considerato al pari con quello di azioni e obbligazioni.
Mercato materie prime: Vantaggi e rischi
Il mercato delle materie prime offre molti vantaggi, ma anche dei rischi. Vediamo in dettaglio quali sono.
VANTAGGI MERCATO MATERIE PRIME
- copertura dall’inflazione e dai rischi valutari
- partecipazione diretta alla crescita economica mondiale
- miglior profilo rischio/rendimento rispetto ad azioni e obbligazioni
- investimento privo di rischio di controparte
- alta liquidità
SVANTAGGI MERCATO MATERIE PRIME
- variazione dei prezzi in base alla variazione dei tassi e all’andamento dei mercati valutari
- eventuale rischio di controparte in alcune forme di investimento
- la consegna fisica può portare costi elevati
- scarsa trasparenza in alcuni mercati
- forte oscillazione dei valori
Se si vuole investire nel mercato delle materie prime è importante avere coscienza dei principi di funzionamento del mercato e conoscere quali sono i fattori che possono influenzare il prezzo delle materie prime in cui abbiamo deciso di investire. Come detto in precedenza, il mercato delle materie prime offre sì dei vantaggi rispetto al mercato delle azioni e delle obbligazioni ma è anche influenzato da fattori che non devono essere in alcun modo sottovalutati.