Il Modello Unico oggi si chiama Modello dei redditi PF o modello redditi Persone Fisiche, un documento che deve essere presentato da lavoratori autonomi e liberi professionisti, necessario per effettuare la dichiarazione dei redditi.

Il cambio di denominazione è avvenuto nel 2017, quando abbiamo detto addio all’ex Modello unico per il Modello Redditi, dichiarazione fiscale alternativa al modello 730.

La dichiarazione dei redditi è un modulo compilato da un individuo o da un’azienda, necessario a fornire informazioni dettagliate sulla propria situazione reddituale.

All’Agenzia delle Entrate vengono comunicati:

  • I redditi: come quelli da lavoratore autonomo e/o da dipendente; guadagni da investimenti, redditi da affitti, vincite, ecc.
  • Spese deducibili che abbassano l’imponibile
  • Eventuali detrazioni

L’obiettivo principale è quello di calcolare l’importo delle tasse dovute o il rimborso fiscale a cui si ha diritto, in base alle leggi fiscali vigenti.

Chi deve presentare il Modello Redditi Persone Fisiche (Ex Modello Unico)

Come si apprende dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, sono obbligati alla presentazione del Modello Redditi Persone Fisiche, i contribuenti che:

  • nell’anno precedente (cioè, quello oggetto di dichiarazione) hanno posseduto redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione, redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita Iva, redditi “diversi” non compresi fra quelli dichiarabili con il modello 730, plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate o derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in società residenti in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati, redditi provenienti da “trust”, in qualità di beneficiario
  • nell’anno precedente e/o in quello di presentazione della dichiarazione non risultano residenti in Italia
  • devono presentare anche una delle dichiarazioni: Iva, Irap, Modello 770
  • devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti.
  • Inoltre, anche i contribuenti che utilizzano il modello 730 potrebbero avere la necessità di presentare alcuni quadri del modello Redditi PF (come il quadro RW – Investimenti all’estero e/o attività estere di natura finanziaria – monitoraggio – Ivie/Ivafe).

Cos’è il Modello Redditi correttivo?

Il Modello Redditi diventa una scelta obbligata anche per i dipendenti e i pensionati che dimenticano di fare il 730. Per porre rimedio all’omessa presentazione, ci si avvale di questo modello, che viene utilizzato anche per correggere errori nel 730 originario. Questo vuol dire che in caso di errori o omissioni, che possono portare a maggior debito o minor credito, si può intervenire.

Per questa ragione si parla di Modello Redditi correttivo, che va inviato entro il termine ordinario.

Ricordiamo, inoltre, che è prevista anche la presentazione del Modello Reddito PF tardivo, che deve avvenire entro il 28 febbraio dell’anno successivo, ovvero 90 giorni dopo la scadenza ordinaria. In questo caso sono previste anche sanzioni relative al ritardo e all’omesso versamento delle imposte.

Modello Redditi: come si pagano le tasse

Il Modello redditi non può essere presentato in forma congiunta. I versamenti delle imposte sono effettuati dal contribuente utilizzando il modello F24, che può essere presentato in banca o alla posta. In caso di compensazioni con saldo zero, deve avvenire per via telematica.

Se la dichiarazione dei redditi prevede un credito IRPEF e/o addizionali è possibile fare richiesta di rimborso, oppure, lasciarlo come credito per abbattere l’importo di eventuali tasse dovute per l’anno in corso o quello dopo (eccedenze).

Modello Redditi Persone Fisiche: dove e quando presentarlo

Il modello deve essere presentato, in via telematica, entro il 30 novembre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta.

Chi può presentare la dichiarazione ancora in forma cartacea presso gli uffici postali deve farlo tra il 2 maggio e il 30 giugno.

Il Modello Redditi PF può essere presentato dal contribuente o da un intermediario abilitato alla trasmissione dati come un commercialista o un CAF, oppure, in un ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

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