Il bollo auto, noto anche come tassa di proprietà, è un tributo annuale gestito dalle regioni, dovuto per il possesso di un veicolo iscritto al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

Questa tassa è obbligatoria per chi risulta proprietario del veicolo alla data di scadenza del pagamento, a prescindere dal fatto che il veicolo circoli oppure no per strada.

Ciò significa, dunque, che il bollo è dovuto anche dal proprietario di un’auto che la custodisce in garage senza mai utilizzarla.

È però bene precisare fin da subito che in alcune situazioni il pagamento spetta ad altri soggetti, come ad esempio l’utilizzatore, l’usufruttuario e l’acquirente con patto di riservato dominio del veicolo, nel caso di veicoli acquisiti tramite leasing o acquisto con clausole particolari.

Le sanzioni per chi non paga il bollo

Non  essere in regola con il bollo del veicolo entro la scadenza comporta delle sanzioni, pertanto è consigliabile effettuare il pagamento tempestivamente.

In caso di mancato pagamento del bollo, la Regione di appartenenza invia una apposita notifica di mancato pagamento. L’entità della sanzione che deriva dal mancato pagamento varia a seconda del ritardo:

  • Ove si provveda al versamento della tassa entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della notifica, la sanzione applicata è pari allo 1% della cifra moltiplicata per ogni giorno di ritardo.
  • La sanzione aumenta fino all’1.67% se il ritardo cumulato va dai trenta fino ai novanta giorni dopo la scadenza;
  • La sanzione applicabile sale fino al 75% se il ritardo accumulato è superiore ai tre mesi e fino ad un anno;
  • La sanzione inizia a salire vertiginosamente (ovvero fino al 30%) nel caso in cui il ritardo ammonta a più di un anno, a tale sanzione deve aggiungersi anche gli interessi di mora pari allo 5% calcolati per ogni sei mesi di ritardo.

È bene precisare che l’auto, nonostante il mancato pagamento del bollo per un anno di ritardo, può circolare liberamente su strada per tre anni.

Se il ritardo del pagamento dei bolli è superiore a tre anni, invece, la situazione si fa decisamente più grave per l’automobilista. Infatti, ove il ritardo accumulato supera i tre anni consecutivi l’auto corre il rischio di essere radiata dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

In questo caso, le conseguenze che derivano dal mancato pagamento del bollo sono decisamente più drastiche poiché è necessario provvedere al pagamento di tutti i bolli non pagati e, nel caso di cancellazione dal PRA, effettuare una nuova immatricolazione del mezzo per poter tornare ad utilizzarla liberamente su strada.

Quando scade il bollo auto 2024

Dopo le numerose proroghe dovute alla pandemia, dal 2024 le scadenze del bollo auto sono tornate alla normalità.

Attualmente, infatti, la legge stabilisce che il bollo auto venga pagato entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione del veicolo. Successivamente, il pagamento deve essere effettuato ogni anno entro il mese successivo a quello del primo pagamento. Tuttavia, la Lombardia ed il Piemonte hanno un sistema burocratico diverso per il calcolo della scadenza del bollo auto.

Nonostante questa diversificazione, è importante ricordare che la scadenza della tassa dipende sempre dal mese di immatricolazione del veicolo, non dal mese in cui è stato effettuato il primo pagamento.

Nello specifico, per i veicoli con bollo in scadenza a dicembre, il pagamento va effettuato tra il 1° e il 31 gennaio dell’anno successivo.

Se la scadenza della tassa automobilistica è a gennaio, il pagamento deve avvenire tra il 1° e l’ultimo giorno di febbraio (28 o 29, dipende se l’anno è bisestile o meno).

Per i bolli in scadenza a febbraio, il pagamento deve essere completato dal 1° al 31 marzo, e così via per tutti i mesi dell’anno.

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