Investire in oro è un’attività cara agli investitori soprattutto in periodi di grande instabilità dei mercati e tensioni geopolitiche come quello che stiamo vivendo. Ma quanto pagare di Iva sull’oro?
La disciplina IVA delle operazioni aventi ad oggetto l’oro è stata radicalmente riformata dalla legge n. 7/2000. Questa legge sostanzialmente ha portato con sé due grandi novità:
- è stata infatti eliminata l’Iva sull’oro da investimento
- è stato abolito il monopolio dell’oro da parte dell’Ufficio italiano dei cambi
Cosa si intende per oro da investimento?
Secondo l’articolo 1 della legge n.7/2000 con il termine ora da investimento si intende “l’oro in forma di lingotti o placchette di peso accettato dal mercato dell’oro, ma comunque superiore ad 1 grammo, di purezza pari o superiore a 995 millesimi, rappresentato o meno da titoli; le monete d’oro di purezza pari o superiore a 900 millesimi, coniate dopo il 1800, che hanno o hanno avuto corso legale nel Paese di origine, normalmente vendute a un prezzo che non supera dell’80 per cento il valore sul mercato libero dell’oro in esse contenuto, incluse nell’elenco predisposto dalla Commissione delle Comunità europee ed annualmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee, serie C, nonché le monete aventi le medesime caratteristiche, anche se non ricomprese nel suddetto elenco; con decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica sono stabilite le modalità di trasmissione alla Commissione delle Comunità europee delle informazioni in merito alle monete negoziate nello Stato italiano che soddisfano i suddetti criteri”.
La situazione fiscale per i proventi da compravendita di oro
In Italia la vendita di oro è tassata al 6per cento sulle plusvalenze per società ed enti e al 12,5per cento sulle plusvalenze per i privati, mentre l’acquisto non prevede il pagamento dell’Iva.