Azioni Generali e quotazioni in tempo reale


Azioni Generali: cosa c’è da sapere

Continua il trend per le azioni Generali, che già da tempo stanno riscontrato un buon rialzo per quanto riguarda le quotazioni, forti delle varie promozioni da parte di RBC Capital e Crediot Suisse che verso l’inizio dell’anno scorso hanno scosso il valore delle azioni portandole ad un rialzo continuo.

Nel giro di un anno, dall’inizio del 2017 all’inizio del 2018, le azioni Generali hanno subito diversi cambiamenti d’andatura, chiudendo il bilancio attuale ad un rialzo di circa 5 punti percentuali.

Le quote Generali ad un anno fa ammontavano a circa 14,10 euro, mentre attualmente si attestano sulle 15,50, con picchi di 16,22 euro nella quarta settimana di Gennaio 2018.

Un rialzo del genere ha portato diversi dibattiti per quanto riguarda la convenienza dell’acquisto delle azioni Generali, dibattiti presi in esame da diversi analisti che negli ultimi 13 mesi si sono sforzati in analisi e cambi sia di target price che di rating.

L’inizio dell’ascesa dei titoli Azioni Generali, avvenuto in seguito alla pubblicazione dei conti dell’anno 2016, è stato minato da varie critiche dovute alla famosa situazione tra le Azioni Generali e Intesa Sanpaolo, situazione che ha praticamente puntato i fari addosso alla Assicurazioni.

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Il famoso logo ufficiale delle assicurazioni Generali quotate in Borsa

Come detto poco fa, i rosei conti del 2016 hanno subissato di dubbi i vari analisti.
Questi avevano previsto un rialzo fino ad una quota pari a 15,30 in seguito ad un eventuale breakout o, in alternativa, un ribasso fino a 14,20.

Tra le due possibilità si è rivelata azzeccata la prima, vista la quotazione attuale ben superiore della Azioni Generali rispetto alle previsioni degli analisti.

Ovviamente, il valore delle quote si è effettivamente abbassato durante il l’anno 2017 (in special modo ad inizio giugno 2017, scendendo sotto i 14 euro), salvo poi avere un rialzo costante in primis, un’esplosione nei primi due mesi del 2018, attestandosi tra i 15,50 e i 16 punti.

Rating Azioni Generali

Come già citato in precedenza, l’evento che ha dato inizio a tale up and down da parte di Azioni Generali sono state le promozioni da parte di Credit Suisse e RBC Capital, portando il rating prima da underperform a neutral, con un target price a 15 euro, poi da underperform a sector perform, con una performance al di sopra delle aspettative degli analisti.

La risposta degli analisti

Il titolo, subito dopo la pubblicazione dei conti 2016, ha ricevuto un parere positivo dal gruppo analisti di Kepler Cheuvreux, ottenendo una raccomandazione buy e un prezzo obbiettivo fisso a 15,5 euro.

La raccomandazione buy da parte di Kepler Cheuvreux si estende inoltre anche alle politiche intraprese dalla Generali, come il focus sul target costi e sulla possibile miglioria in ambito dividendi.

Oltre alla Kepler, anche gli analisti di casa JP Morgan non hanno atteso a mostrare il proprio interesse per le azioni Generali, ponendo il target price a 16,5 euro (da un precedente 14 euro) e mantenendo il rating a overweight.

Altro parere positivo la Generali lo ha ricevuto dalla Société Générale, che ha raccomandato il buy delle azioni mantenendo intatto il rating e ha elevato il target price fino a toccare la quota di 18 euro.

Pollice in su anche da parte di Equita Sim, che ha consigliato di mantenere il possesso delle proprie quote agli acquirenti oltre ad aver alzato il prezzo obiettivo a 16 euro.

Aumento di target price anche da parte di Bank of America e Banca Akros, che hanno portato il target price a 15,5 euro, mantenendo però il rating a neutral. Dulcis in fundo, raccomandazione di buy anche da parte di Banca Imi.

Tutte le analisi sono state comunque presentate all’inizio del 2017.
Queste avevano tutte in comune una previsione di rialzo e un’aspettativa alta per i conti dell’anno 2017, aspettativa che non è stata delusa visto il buon andamento delle quotazioni delle azioni Generali all’attuale momento.

Conti Generali 2016

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Il grafico riporta l’andamento storico delle azioni Generali al 2016

Tutte le aspettative positive da un anno a questa parte sono state innescate dagli ottimi conti di chiusura 2016 da parte del titolo Generali.

I dati positivi sono sicuramente stati:

  • l’utile netto societario
  • il risultato operativo netto
  • la crescita del dividendo
  • la flessione dei premi complessivi
  • il rialzo del target dell’indice di redditività del capitale proprio

L’utile netto societario, in chiusura del 2016, ha registrato un rialzo percentuale del 2,5%, portando un utile di 2,081 miliardi, rispetto ai 2,030 miliardi del 2015, facendo segnare il miglior risultato degli ultimi 9 anni da parte della Generali.

In rialzo anche il risultato operativo netto, che si è portato a +0,9% segnando un picco di 4,8 miliardi, con i segmenti Danni ad un rialzo del 2,9% e Vita ad un rialzo del 5,5%.

In tutto ciò, da segnalare che la quota societaria di proprietà Fondo Atlante ha subito una svalutazione pari al 52%.

I miglioramenti per quanto riguarda il dividendo si sono notati nella crescita dell’11% rispetto all’anno precedente, portando il valore delle azioni da 72 centesimi a 80 centesimi.

Per quanto riguarda i premi complessivi delle azioni Generali, è stata registrata una flessione pari al 3,9% rispetto al 2015, bloccandosi su quota 70,51 miliardi.

L’indice di redditività del capitale proprio operativo, o RoE, ha visto un rialzo dello 0,5% sul target, passano dai 13 punti percentuali al 13,5%.

Previsioni azioni Generali

Le previsioni da parte dei vari analisti sono state quindi ripagate.
Le previsioni infatti riportavano un utile sui 2,11 miliardi di euro al fronte dei 2,081 miliardi effettivamente segnati, con un risultato operativo a 4,73 miliardi contro i 4,8 effettivamente toccati.

Il dividendo è stato invece il punto inaspettato da parte degli analisti, che avevano previsto un massimo di 0,79 euro e hanno invece trovato un dividendo attestato sui 0,80 euro.

Ripercussioni attuali

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Ricevuta cartacea dell’acquisto di un’azione Generali

Il percorso che ha portato i grafici delle azioni Generali a puntare verso l’alto nell’ultimo anno hanno innescato delle reazioni, soprattutto visto l’andazzo di questo nuovo inizio anno.

Varie indiscrezioni, infatti, vedrebbero la Benetton, già in possesso dell’1% delle quotazioni Generali, voler raddoppiare la propria quota andando quindi ad appropriarsi del 2%, con un costo pari a 250 milioni di euro, ricavati grazie alla vendita delle quotazioni World Duty Free alla svizzera Dufry nel 2015.

Tale indiscrezione risale alla quarta settimana di Gennaio.
Non è quindi difficile capire il perché di tale manovra: in quella settimana, infatti, le azioni Generali hanno toccato i 16,2 euro, con il rialzo massimo degli ultimi due anni e con un incremento pari al 14% rispetto alle quotazioni di fine Gennaio 2017.

In tutto ciò, presente nei movimenti azionari anche Mediobanca, che è intenzionata a vendere un pacchetto con valore pari al 3% per poter ottenere una partecipazione azionaria più bassa.

Il raddoppio di quota da parte di Benetton andrebbe ad aumentare la forza italiana presente nell’azionariato Generali.

Gli azionisti italiani di Generali, infatti, sono al momento:

  • Mediobanca, socio primario, col possesso del 13,03% delle quote;
  • Francesco Gaetano Caltagirone, col possesso del 3,55%;
  • Leonardo del Vecchio, col possesso del 3,16%;
  • il gruppo de Agostini, col possesso dell’1,7%.

Con l’acquisto di un eventuale 1% da parte di Benetton, il 23,5% delle azioni totali Generali sarebbe quindi in mano a degli azionisti italiani.

L’esborso da 250 milioni da parte di Benetton è, a fronte degli 1,8 miliardi di liquidità stimata presenti nelle casse societarie, un investimento che andrebbe a portare benefici solo nel mero campo finanziario, con la Benetton che non andrebbe ad ottenere nessuna rivendicazione per quanto riguarda l’ambito dell’amministrazione della Generali.

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