Come abbiamo avuto modo di anticipare in altre sezioni dei nostri approfondimenti dedicati alla pensione 2019, particolari benefici sono rivolti nei confronti di coloro che svolgono mansioni gravose e usuranti, ai quali non si applica ad esempio l’adeguamento alle aspettative di vita.
Ma quali sono questi lavori definitivi “gravosi” o “usuranti”?
Abbiamo cercato di riepilogare, negli elenchi di seguito, le casistiche più ricorrenti.
I lavori gravosi
A fini previdenziali, sono considerati lavori gravosi quelli svolti da:
- operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conciatori di pelli e di pellicce;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- addetti alle professioni infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- addetti all’assistenza personale di individui in condizioni di non autosufficienza;
- insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
- facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
- operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
- operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
- pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
- lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione;
- lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature;
- marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne
I lavori usuranti
Sono invece considerati lavori usuranti, i seguenti:
- lavori in galleria, cava o miniera;
- lavori in cassoni ad aria compressa;
- lavori svolti dai palombari;
- lavori ad alte temperature;
- addetti alla lavorazione del vetro cavo;
- lavori espletati in spazi ristretti;
- lavori di asportazione dell’amianto. Inoltre sono ricompresi i
- lavoratori notturni a turni, nonché coloro che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per periodi pari all’intero anno lavorativo,
- gli addetti alla “linea catena” e i conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore ai nove posti compreso il conducente, adibiti a servizi pubblici di trasporto.