Come funzionano le visite fiscali INPS? Quali sono le fasce orarie di reperibilità? Chi manda i controlli INPS per malattia?

Queste sono solo alcune delle domande a cui daremo una risposta, con questo articolo faremo il punto sulle nuove normative, sugli orari in cui è possibile che tu riceva un medico di controllo a domicilio e tutto ciò che ti potrebbe essere utile sapere.

Cos’è la visita fiscale INPS?

L’accertamento mediante visita fiscale INPS si verifica quando un dipendente è in congedo per malattia e assente dal lavoro.

È un controllo che ha l’obiettivo di verificare l’effettivo stato di malattia del lavoratore, viene effettuato presso il domicilio del dipendente e in determinate fasce orarie della giornata.

In precedenza, al 2017, le visite di controllo erano effettuate dall’ASL, poi è stato istituito il Polo Unico INPS, ma le fasce di reperibilità e le modalità di controllo sono rimaste le stesse, sia per i dipendenti pubblici che privati.

La visita viene effettuata da un medico fiscale dell’INPS che ha il compito di accertare le condizioni di malattia del lavoratore.

I lavoratori devono contattare il medico di base per ottenere il certificato che attesta l’effettiva malattia e l’impossibilità a svolgere le mansioni lavorative.

Cosa fare se stai male

Se sei un dipendente pubblico privato e ti ammali, ci sono alcuni passaggi burocratici, attraverso i quali potrai attivare il tuo periodo di malattia. Vediamoli nello specifico:

  • Dovrai contattare il tuo datore di lavoro attraverso un messaggio o una telefonata;
  • In un tempo brevissimo, dovrai recarti dal tuo medico curante che, attraverso una visita, deciderà il tuo periodo di riposo e ti rilascerà un codice che servirà per attivare la tua mutua;
  • Sempre attraverso un messaggio o una telefonata, dovrai comunicare al tuo datore di lavoro il codice fornito dal tuo medico curante;
  • Infine, il tuo datore di lavoro dovrà comunicare a sua volta il codice da te fornito all’INPS;
  • L’INPS procederà con l’attuazione del tuo periodo di malattia, che può variare da pochi giorni fino, addirittura, a parecchi mesi, a seconda dei casi.

 

Chi manda la visita fiscale INPS per malattia?

La visita fiscale per controllo dello stato di malattia del dipendente assente viene richiesta dal datore di lavoro, che può inoltrarla tramite il portale INPS, in modo telematico.

Le spese della visita fiscale sono a carico del datore di lavoro stesso che, può anche far effettuare un ulteriore controllo da un medico privato per verificare che il dipendente non svolga altre attività lavorative. In caso di conferma di assenza ingiustificata, possono essere applicate delle sanzioni.

Come si svolge la visita fiscale INPS?

Il datore di lavoro può richiedere la visita fiscale tramite il servizio “Richiesta visite mediche di controllo (Polo unico WMC), selezionando l’azienda e inserendo i dati del dipendente.

Prima però deve scaricare il certificato di malattia dalla sezione “Certificati di malattia per i datori di lavoro”, che contiene anche l’indirizzo del dipendente e che dovrà essere inserito durante la richiesta della visita fiscale.

È possibile scegliere anche i giorni e gli orari preferiti per far effettuare il controllo presso il domicilio del dipendente assente. Per pagare basta inserire il codice destinatario o la PEC dell’azienda, che serviranno per l’addebito dei costi della visita, che variano da 28 a 52 euro.

Le fasce di reperibilità

Le fasce di reperibilità sono fasce orarie entro le quali i dipendenti pubblici e i lavoratori privati devono essere reperibili per ricevere il medico inviato dall’INPS per controllare l’effettivo stato di malattia. Vediamo quali sono.

Dipendenti privati:

  • Mattina: dalle ore 10 alle ore 12;
  • Pomeriggio: dalle ore 17 alle ore 19;

Dipendenti pubblici:

  • Mattina: dalle ore 9 alle ore 13;
  • Pomeriggio: dalle ore 15 alle ore 18;

Non si accettano giustificazioni in seguito ad una mancata reperibilità come:

  • Assenza per visita medica non certificata;
  • Assenza per commissioni;
  • Assenza per mancato funzionamento di organi acustici detti ad avvisare di una persona alla porta;
  • Impedimento di muoversi.

Questi sono solo alcuni dei motivi per cui potrebbe essere segnalata la vostra mancata reperibilità.

Le sanzioni per mancata reperibilità

Se non si è presenti al momento della visita fiscale, il medico avrà il dovere di comunicare il fatto all’ente di competenza, al quale spetterà la valutazione del caso e se necessario, provvedere all’applicazione delle sanzioni, che possono essere:

  • Taglio del 100% dello stipendio per i primi dieci giorni di malattia;
  • Il 50% del taglio dello stipendio per i giorni seguenti di malattia.

Ci sono dei casi esenti da queste sanzioni, nonostante esista l’obbligo , nello specifico:

  • Assenze obbligatorie;
  • Situazioni gravi che richiedevano, con la massima urgenza, la presenza al di fuori dell’abitazione;
  • Visita medica o terapie assolutamente necessarie per salvaguardare lo stato di salute, coincise con la fascia oraria di reperibilità.

Inoltre, esiste ancora una fascia di lavoratori completamente esente da qualsiasi tipo di controllo da parte dall’Istituto nazionale della previdenza sociale:

  • Lavoratori che rischiano la propria vita;
  • Lavoratori che hanno subito un infortunio sul luogo di lavoro;
  • Lavoratrici donne con gravidanza a rischio;
  • Portatori di disabilità certificati;
  • Ricoveri in strutture sanitarie o ospedaliere.
  • Interventi chirurgici

Qualora il lavoratore debba essere sottoposto a un intervento chirurgico, sarà il personale stesso della struttura sanitaria a comunicare all’INPS lo stato di malattia.

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